Viaggio nel mondo dei blog alla scoperta degli umori del popolo della Rete. Fra chi si è appena convertito alla causa del Pinguino vestito Ubuntu e chi si dichiara ostinatamente convinto della validità del gioiello Microsoft, il suo ultimo sistema operativo Vista, un post pubblicato da The Computing Expert elenca i dieci vantaggi che sancirebbero la vittoria di Ubuntu su Vista.
1-Effetti visuali: l’autore del post si dichiara subito molto preso da questa caratteristica. Windows Vista ne possiede in quantità, ma evidentemente non abbastanza apprezzati. La preferenza va ad Ubuntu 7.04, che pur essendo dotato di pochi effetti – non mancano rotazioni di cubi e finestre tremolanti – risultano, tuttavia, molto gradevoli da utilizzare. Con l’installazione di Beryl si rendono poi disponibili numerosi altri effetti molto divertenti.
2-Installazione: secondo motivo la semplicità nell’installazione delle applicazioni. Installare una applicazione in Ubuntu è estremamente facile, molto più facile che in Windows, vista la presenza di un programma che fornisce di base un accesso alla maggior parte delle applicazioni disponibili, semplicemente spuntando i programmi che si desidera installare; inoltre, non si avrà necessità di licenze perché si tratta di programmi open source e soprattutto non ci sarà bisogno di cliccare una ventina di volte prima che il programma venga installato. Si sceglie il programma, si clicca Ok e il gioco è fatto.
3-Sicurezza: terzo posto per questo importante aspetto. In Vista, per cambiare un settaggio è necessario passare per un ridicolo numero di dialog box e password; in Ubuntu non si è mai loggati in una sessione da administrator, ci si logga da semplici utenti e quando avremo bisogno di cambiare delle opzioni relative alla nostra area utente, ci verrà richiesta la password di amministratore, una dialog box e siamo nel sistema; operazione semplice, veloce e sicura. C’è anche il non trascurabile vantaggio che in ambiente Linux il numero di virus è estremamente basso, immaginate invece di non installare una protezione in Windows; in ambiente Linux si può fare a meno di installare un antivirus e comunque sentirsi liberi da minacce e rischi di perdita dei dati.
4-Liberi di cambiare: Ubuntu è dotato di un pannello di controllo e di un menu che dà accesso alle applicazioni, nel quale si può selezionare con semplicità quello che vogliamo cambiare, dal background del desktop al settaggio della rete. Tutto quello che appare nelle finestre è semplice e sono presenti solo le opzioni di cui abbiamo bisogno e questo rende più facile il lavoro.
5-Community: quella che sta dietro Linux, e in particolare dietro Ubuntu è ciò che attrae la maggior parte degli utenti verso questo sistema operativo. Gli utenti Linux sono più che altro ex utenti Windows, cosicché essi riescono ad individuare le novità meglio dei linuxiani nativi e sono felici di aiutare. Tutte le volte che un utente ha bisogno di aiuto può semplicemente sottoporre un post nell’Ubuntu forum e nel giro di pochi minuti troverà la risposta al suo problema. Non sarà necessario utilizzare il telefono per chiamare un custumer service e magari aspettare ore prima di risolvere il problema.
6-Libertà: tutto ciò che gira intorno ad Ubuntu è libero; il sistema operativo si può scaricare dal sito o lo si può ottenere richiedendone l’invio gratuitamente al proprio indirizzo e senza pagare nulla per la spedizione; il software installato (incluso tutto il software disponibile via download) è libero ed il supporto è gratuito.
7-Reti semplici: è incredibile la tranquillità con cui Ubuntu riconosce una rete e si connette ad un sistema dotato di sistema operativo windows. �? sufficiente connettere il computer all’hub della rete per essere immediatamente riconosciuto dal sistema senza problemi e, soprattutto, senza bisogno di configurarlo.
8-Mozilla Firefox: il numero di utenti che utilizzano Firefox su Vista senza problemi è elevato, ma su Ubuntu non c’è Internet Explorer, che prende possesso del territorio e non si riesce più a sbarazzarsene.
9-Velocità: Windows Vista utilizza una quantità di risorse elevata; ciò significa che avremo bisogno di un computer particolarmente potente. Se pensate di usarlo con un PC da 1 GHz e 512MB di RAM vi sbagliate. Ubuntu , invece, è molto veloce, non diminuisce le proprie performance dopo un paio d’ore di lavoro; si mantiene attivo e performante e apre ogni cosa letteralmente un secondo dopo aver fatto clic sull’icona, e chiude le finestre appena si clicca sulla X. Con Windows Vista è necessario aspettare per circa 30 secondi prima di veder partire un programma e chiudere un applicativo come Word 2007 o Visual Studio.
10-Updates: Ubuntu viene upgradato ogni sei mesi circa, e comunque ogni volta che si accende il PC si trovano update per i programmi installati. Paragonare questo aspetto a Windows non fa testo: quanto spesso si fanno degli update? I cinque anni intercorsi fra l’uscita di Windows XP e Vista sono la risposta a questa domanda.
Nessun dubbio, è bene dirlo: l’autore del blog è un fan sfegatato di Ubuntu , lo ammette senza tentennamenti e come dargli torto, gli argomenti presentati sono difficilmente confutabili. Scorrendo gli interventi degli utenti si fanno ulteriori, interessanti scoperte: KaliKot controbatte in maniera stringata: “What about gaming?”; a seguire Mike su questo argomento gli rifila addirittura un “idiot”. Jim Davis fa notare che il sistema di updating presente su Ubuntu è molto simile al Windows auto-update.
La maggior parte degli interventi si concentra sulla impossibilità di utilizzare giochi decenti sul sistema del Pinguino; a questo proposito Lab Rat dissente argomentando che giochi come Tremulous, OpenArena, Battle for Wesnoth, e molti altri sono disponibili per l’installazione in giusto cinque clic. Ma la lista dei giochi è anche più lunga e se consideriamo videogame commerciali come Unreal Tournament 2004, possiamo usufruire della versione per Linux che funziona bene così come in Windows. Inoltre in Linux non c’è bisogno di deframmentare l’hard disk perché lo spazio non viene frammentato e questo a tutto beneficio del tempo di caricamento delle applicazioni.
L’utente TheGoodSteer pone l’attenzione sull’utilizzo di motori di virtualizzazione tipo Wine, evidenziandone le difficoltà soprattutto con l’utilizzo di schede grafiche ATI attualmente alquanto bistrattate dagli sviluppatori Linux. Un altro lettore dal cognome impegnativo, Aaron T. Kennedy, ricorda il tempo speso nell’utilizzo della command line, ahimé ancora necessaria in molte occasioni.
di Gianfranco Budano - Programmazione.it