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18 novembre 2015 Visualizzazioni: 1229 HowTo

Cancellare definitivamente i dati da un disco rigido

Ecco come rendere davvero irrecuperabili tutti i dati presenti su un hard disk di cui ci stiamo per disfare.


Vogliamo sbarazzarci di un notebook o un PC fisso ma abbiamo paura che qualcuno possa recuperare i file una volta presenti sul disco rigido? Beh, non si tratta di una paura infondata considerato che mani esperte riuscirebbero a recuperare senza troppi problemi tutti i file cancellati. Come alcuni sapranno già, infatti, non basta cancellare i file dal cestino per renderli davvero irrecuperabili. Con software del calibro di PhotoRec, ad esempio, bastano una manciata di clic e un po’ di pazienza per recuperare gran parte dei dati apparentemente cancellati da qualsiasi hard disk. Oggi scopriremo però come attuare degli ottimi “piani di difesa” e far sì che i dati un tempo presenti su un disco rigido di cui ci stiamo per disfare siano assolutamente irrecuperabili.

Il software che utilizzeremo è Darik’s Boot and Nuke (DBaN), distribuito sotto forma di ISO avviabile e veramente semplice da utilizzare. Per effettuare il wipe (la cancellazione definitiva) dei dati vengono utilizzati differenti algoritmi che più avanti scopriremo.

Tutto inizia con il download della ISO dal sito Web ufficiale del progetto. Al termine, ci basta masterizzare l’immagine su un CD o, in alternativa, creare una pendrive USB avviabile con Unetbootin. Fatto ciò, avviamo il PC con boot da periferica esterna e ci ritroveremo di fronte all’interfaccia iniziale di DBaN.

Premiamo Invio per avviare il software in modalità interattiva e passiamo alla fase più importante: la cancellazione definitiva dei dati contenuti nel disco. Nel caso in cui siano presenti più partizioni, possiamo scegliere quella da ripulire spostandoci con J e K che corrispondono rispettivamente ai tasti direzionali su e giù. Confermiamo la selezione della partizione con la barra spaziatrice e, quando saremo pronti per lanciare il wipe, premiamo il pulsante F10.

A questo punto, non ci resta che attendere la cancellazione definitiva dei dati presenti nel disco, operazione che può durare anche diverse ore (molto dipende dalla dimensione del disco stesso). Di default, DBaN utilizza l’algoritmo DoD 5220 che consiste nella sovrascrittura con caratteri casuali di tutti i settori del disco. Questa sovrascrittura avviene 7 volte di fila, rendendo di fatto inaccessibili eventuali dati presenti su ogni settore utilizzabile. Piccola curiosità: questo algoritmo viene utilizzato anche dal Dipartimento della Difesa Statunitense.

Tuttavia, DBaN permette all’utente di scegliere anche altri algoritmi: scopriamo brevemente quali sono e come funzionano. Con OPS-II andremo a scrivere diversi zeri per più passaggi e solo uno di questi scrive caratteri casuali. Gutmann è forse il più lungo (e anche il più sicuro), semplicemente perché scrive il maggior numero di passaggi sulla zona da cancellare: ben 27 passaggi più ulteriori 8 utilizzando dati casuali. Abbiamo a disposizione poi l’algoritmo PRNG che sovrascrive i settori con dei numeri casuali: il tutto avviene in un solo passaggio, dunque non è offerta la sicurezza massima. Ma, se il nostro disco non contiene dati altamente sensibili, forse è meglio optare per algoritmi più rapidi, proprio come PRNG o utilizzare quello di default, DoD 5220.

wipe-hard-disk

Fonte: HowtoForge

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  • Simone Picciau

    Interessante, ma non c’entra molto con Linux. Oltretutto è un software commerciale. Un disco può essere cancellato anche con il comando dd da console

  • - Doc -

    Non capisco perché se sovrascrivo i dati una volta sola con zeri/caratteri random il processo non é sicuro.

    Se sovrascrivo, cosa rimane sul disco fisso?

  • Tullio Andreatta

    Il metodo di Gutmann funziona solo per vecchi hard disk e per i floppy disk.
    Con i dischi più recenti si possono distruggere i dati con una sola passata di scrittura random, dato che la tecnica di scrittura magnetica utilizzata non consente più il recovery.
    Se poi i dati sono davvero sensibili, l’unica soluzione è la distruzione fisica del supporto (di solito: macinazione + alta temperatura), dato che i settori danneggiati - che potrebbero contenere ancora dati - non sono accessibili né dal sistema operativo né dal firmware del disco.

    • - Doc -

      Alla faccia!

      Grazie per la spiegazione. :)