Nokia ha appena lanciato Mobile Millennium, un progetto sperimentale volto a raccogliere e studiare i dati sul traffico inviati da dispositivi mobili con GPS integrato, come il Nokia N96, il Nokia N95 e il Nokia E71. In collaborazione con il California Center for Innovative Transportation (CCIT) dell’Università di Berkeley, il Dipartimento dei Trasporti della California (Caltrans) e NavTeq, il Nokia Research Center ha l’obiettivo di progettare, realizzare e analizzare il sistema del traffico.
Tale progetto si basa parzialmente sui risultati di un precedente esperimento, e Nokia ritiene che una community di utenti dotati di dispositivi mobili con GPS integrato possa contribuire in concreto alla riduzione del traffico e del tempo complessivo trascorso sulle strade. Grazie alle informazioni ricevute in tempo reale sulla congestione del traffico, gli automobilisti possono prendere decisioni più consapevoli, come optare per percorsi alternativi, scegliere di utilizzare i trasporti pubblici o modificare la propria tabella di marcia. “L’aumento a livello globale di dispositivi mobili con GPS integrato ha determinato una forte crescita di esperienze location-based” afferma Henry Tirri, Vice President e Head of Nokia Research Center. “Mobile Millennium, grazie all’innovativa collaborazione tra stakeholder pubblici e privati, mira a dimostrare che chiunque può costituire un valido aiuto nella soluzione di problemi come la congestione stradale. Nokia è lieta di collaborare a questo progetto di ricerca.”
Tra i sistemi tradizionali di rilevazione del traffico si annoverano i sensori installati nel manto stradale, radar o fotocamere collocati sul ciglio della strada per fornire dati ai segnali stradali aggiornati in tempo reale o ai servizi di informazione sul traffico. Tali sistemi hanno però un peso economico non indifferente per quanto riguarda l’installazione e la manutenzione e di conseguenza possono coprire solo alcune tratte stradali e autostradali. L’utilizzo di dispositivi mobili dotati di GPS può costituire una fonte di dati sulla viabilità efficace e complementare, evitando l’esborso di quantità ingenti di fondi per nuove infrastrutture. I dati relativi al flusso di traffico possono arrivare a includere strade periferiche, rurali e comunque qualsiasi tratto coperto da reti cellulari. I dati sul traffico forniti da Mobile Millennium si basano in parte sulla tecnologia backbone di Navteq Traffic, in qualità di fornitore di dati aggregati sulla viabilità, provenienti da diverse fonti, a livello nazionale negli Stati Uniti, che oggi comprende anche dati in tempo reale ricevuti dai dispositivi cellulari con GPS integrato a bordo dei veicoli che percorrono le autostrade.Per partecipare a Mobile Millennium è necessario possedere un dispositivo mobile, di diverse case produttrici, dotato di GPS, un piano per il traffico dati senza limiti e la capacità di installare e utilizzare applicazioni Java che permettono ai partecipanti di ricevere informazioni sul traffico in tempo reale e le segnalazioni degli incidenti per le principali arterie di gran parte degli Stati Uniti.
La tutela dei dati personali è parte integrante della tecnologia utilizzata da Mobile Millennium per registrare i dati sul traffico. Fin dall’inizio i ricercatori hanno dotato il sistema di opzioni di sicurezza come l’eliminazione degli identificativi dei dispositivi da cui le informazioni sono state trasmesse, l’utilizzo di tecniche crittografiche utilizzate dagli istituti bancari per la protezione della trasmissione dei dati e la ricezione degli stessi unicamente dalle strade che necessitano di un servizio informativo sul traffico. Questo sistema Privacy By Design filtra costantemente le informazioni per rimuovere i dati riconducibili a uno specifico telefono, limitando la quantità di dati sensibili creati, trasmessi o salvati.
Tutti gli interessati possono ottenere maggiori informazioni su Mobile Millennium, incluse le metodologie per il download del software necessario, dal sito Internet dedicato ospitato dall’Università di Berkeley. Si tratta in definitiva di una tecnologia che se avrà successo negli Stati Uniti potrebbe fare il suo ingresso anche nel vecchio continente.
di Filippo Marteno - TuxJournal.net