Fra qualche mese Canonical rilascerà la versione definitiva di Ubuntu 16.04 LTS. Analizziamo assieme quali sono le novità già note.
Il mese di aprile di questo nuovo anno ci porterà una nuova release LTS di Ubuntu, la 16.04 battezzata con il nome in codice Xenial Xerus. Nonostante manchi ancora un po’ di tempo (circa un mese) al congelamento delle funzionalità, gli sviluppatori hanno ancora la possibilità di aggiungerne di nuove o di modificare quelle già esistenti. Ma la domanda che qualche mese prima di ogni rilascio di una nuova release di Ubuntu ci si pone sempre è: che novità troveremo? Contrariamente a quanto Canonical ci ha abituato a pensare negli ultimi anni, questa volta di nuove funzionalità ne troveremo a bizzeffe, nonostante si tratti di una LTS. Storicamente, infatti, le release di Ubuntu con supporto a lungo termine non includono nuove funzionalità, ma si concentrano maggiormente su stabilità e sicurezza. Ma, come già detto, non è il caso di Ubuntu 16.04 LTS.
La prima novità che balzerà subito all’occhio sarà una nuova schermata di avvio che allo stato attuale è in fase di aggiornamento: Canonical ci ha abituato a vedere la stessa schermata di Plymouth dal lontano 2009: chissà come cambierà. Ad avvio completato, un’altra interessante funzionalità potrebbe rendere felici molti utenti: la possibilità di spostare la barra di Unity anche nella parte inferiore dell’interfaccia grafica. Una richiesta, questa, avanzata più volte in passato senza aver mai trovato approvazione da parte degli sviluppatori. Ma, a quanto pare, Canonical ha finalmente deciso di ascoltare seriamente i propri utenti. Cosa che emerge anche per i risultati di ricerca restituiti dalla Dash e provenienti da fonti on-line: finalmente, tale funzionalità sarà disattivata di default e chi la vorrà (presumiamo pochissimi utenti) dovranno attivarla manualmente.
Altra modifica in programma è la rimozione dell’Ubuntu Software Center che cederà il posto al più aggiornato e veloce GNOME Software. In passato abbiamo già puntato i riflettori su questa decisione, definendola di fatto forse la più saggia: perché continuare ad affidarsi a tool che non rendono felici gli utenti? Sempre sul comparto software, Ubuntu 16.04 LTS segnerà anche la fine del software di masterizzazione Brasero che non troveremo più come scelta di default. Stesso discorso per Empathy. Gli sviluppatori stanno inoltre lavorando per far sì che il file system ZFS sia presente nei repository ufficiali della distro e renderlo quindi disponibile a tutti gli utenti che vorranno provarlo.
In definitiva, non sembra quasi di trovarsi di fronte ad una LTS. Canonical ha finalmente capito che la parola d’ordine è innovazione? Staremo a vedere.
Fonte: Softpedia