L’azienda cinese, ormai leader nel mercato mobile, è pronta a commercializzare due nuovi notebook equipaggiati con Linux. Ecco tutti i dettagli.
Xiaomi è un’azienda cinese che negli ultimi anni ha fatto molto parlare di sé. Complici dei prezzi davvero concorrenziali, Xiaomi è riuscita a conquistare una non indifferente fetta del mercato mobile e, anche in Italia, i telefonini che mostrano il marchio cinese non sono poi così pochi. Il prodotto più vincente? Forse il Mi Band, il braccialetto fitness che a differenza dei suoi simili ha un costo davvero irrisorio. Ma non si tratta delle solite cinesate: i prodotti Xiaomi, a detta dei possessori, sono di qualità e non hanno nulla da invidiare a marchi più gettonati. Non a caso, gli analisti del settore affermano che Xiaomi è ormai divenuto il terzo più grande produttore al mondo di smartphone e dispositivi mobile. Al tempo stesso, però, l’azienda produce anche Smart TV, router e prodotti IoT. Ora, l’azienda è pronta a invadere anche il mercato dei notebook e lo farà con 2 nuove soluzioni Linux powered.
Due notebook, uno più piccolo (con un display da 12,5 pollici) e uno un po’ più large: si fa per dire, considerata la diagonale del monitor di 13,3 pollici. Quest’ultima, comunque, complice anche l’effetto Apple, è divenuta negli ultimi anni la misura ideale per i professionisti che hanno l’esigenza di portare sempre in giro il proprio notebook. Ma a differenziare i due notebook non sarà la sola dimensione del display: verranno anche prodotti in stabilimenti differenti. Per la soluzione più economica fra le due, il produttore designato è Inventec, già costruttore per Acer, Toshiba e HP; per del secondo, invece, se ne occuperà Compal Electronics, nella cui fabbrica sono passati prodotti Apple, PlayStation, Xbox e Nintendo.
Come fare ad invadere il mercato notebook e conquistare un po’ di mercato? Xiaomi sta pensando di sfruttare il suo buon nome nel mondo mobile, offrendo uno dei due notebook in bundle con uno smartphone. Ma ancora nulla è certo. Sicuramente, però, entrambi i notebook avranno un prezzo abbastanza concorrenziale e ciò potrebbe determinare l’ennesimo successo. La produzione, tuttavia, non inizierà prima della metà del 2016, dunque c’è ancora molto da attendere. Nel frattempo, l’azienda potrebbe rivelare quale distro Linux troveremo a bordo dei suoi due nuovi notebook. E se saranno un successo, beh, a guadagnarci sarà anche il Pinguino che si vedrà diffondere sempre più.
Fonte: OMG! Ubuntu!