Al giorno d’oggi, i dispositivi tecnologici in commercio, vengono equipaggiati con ogni tipo di funzionalità, la maggior parte delle quali non viene mai utilizzata. D’altronde, spesso, è necessaria una certa quantità di tempo, per una persona normale che non si occupi di tecnologia, per imparare tutte le funzionalità ed opzioni offerte dai dispositivi.
E’ facile capire questa affannosa ricerca all’introduzione di nuove funzionalità: ogni dispositivo viene progettato tenendo bene a mente le funzionalità offerte dal concorrente e l’obiettivo è, sempre più, inserire almeno una funzionalità in più rispetto al dispositivo offerto dal dispositivo nella stessa fascia di mercato. Non bisogna dimenticare che questa ossessione si scontra con la necessità degli utenti di avere a disposizione dispositivi di facile utilizzo. Infatti, spesso, l’eccessiva complessità rende i dispositivi meno utili. In sostanza, per i consumatori, semplice è sinonimo di migliore.
Un esempio al riguardo è rappresentato dalla FlipVideoCamera, che ha entusiasmato i blogger di ogni parte del mondo. Il dispositivo in questione è una videocamera che fornisce un set minimale di funzionalità: una lente per la messa a fuoco, una memoria flash, un piccolo schermo e pochi tasti per attivare le operazioni di registrazione e riproduzione. E’ dotata di collegamento USB e necessita di batterie AA per il corretto funzionamento. Tutto qui, nulla di più. Non offre alcuna caratteristica avanzata come, ad esempio, alta definizione, zoom ottico o riconoscimento di lineamenti umani.
Le persone stanno diventando pazze per questo dispositivo. Il case, molto sottile, non molto più grande di un pacco di sigarette, può essere portato in una borsetta, pronto per essere usato. A quanto pare, questa semplicità, rende più divertente la cattura video. Invece di scervellarsi a capire tutte le caratteristiche offerte, non ci si preoccupa in alcun modo delle modalità di utilizzazione e, semplicemente, la si utilizza. La semplicità, secondo David Pogue del New York Times, dona, a chi lo usa, orgoglio e felicità.
Apple è una delle aziende che ha le idee più chiare riguardo al significato di “prodotto semplice”. Basti pensare all’iPod originale, che era in grado di fare una sola cosa, consentire l’ascolto di musica, ed era in grado di consentire ciò nella maniera più semplice e immediata possibile, anche per gli utenti meno smaliziati. Apple ha capito che non è necessario dotare un lettore di musica di una complessa gestione dei file e ha deciso di scaricare la complessità di tali operazioni al software iTunes. Tutti conosciamo il seguito della storia. Anche Apple è stata affetta dal morbo della ricerca frenetica di nuove funzionalità, per vendere nuovi modelli. Ad esempio, l’iPod touch ha quasi raggiunto la complessità di un computer palmare. Allo stesso tempo è in grado di nascondere questa complessità dietro il touchpad. Chi pratica la tecnologia da un po’ di tempo troverà questa soluzione molto semplice da usare, ma chi si occupa di altro nella vita non è detto che sia così entusiasta.
Spesso, i dispositivi più semplici sono anche i più flessibili. Per fare un’analogia con l’arte culinaria, un buon coltello da cuoco sarebbe in grado di fare qualsiasi cosa che al giorno d’oggi viene fatto con moderni macchinari e, con molta probabilità, potrebbe sostituire la quasi totalità degli attrezzi a disposizione nella propria cucina. Così come, la stupida penna a biro è usata da milioni di persone ogni giorno. La penna biro ci lascia liberi di non pensare al tipo di scrittura da utilizzare, a cambiare le batterie di tanto in tanto, o a personalizzare lo schermo. La maggior parte dei dispositivi si perdono in queste funzionalità.
Allora, ci chiediamo: perché non esistono sul commercio molti “prodotti semplici” da comprare? Perché la nostra mente è catalizzata dalle ultime trovate pubblicitarie. Più megapixel, più funzionalità, noi compreremmo qualsiasi cosa che promette di rendere le nostre vite più semplice, anche se, quasi mai, riesce a semplificare ma, anzi, non fanno che aumentare la complessità e il tempo necessario per portare a termine una determinata operazione.
C’è una speranza. Il Flip dimostra che esiste una richiesta da parte dei consumatori di dispositivi economici e semplici. Dopo solo un anno dalla sua entrata in commercio, ha guadagnato una fetta di mercato del 13% nel marketshare delle videocamere, ritagliandosi una posizione di tutto rispetto nel settore. Pertanto, il motto da seguire per non farsi soggiogare da questa o quel’altra nuova funzionalità, dovrebbe essere KISS (Keep It Super Simple). Non possiamo che sperare che i progettisti di dispositivi abbiano segnato questa parole sui proprio taccuini.
di Francesco Argese - TuxJournal.net