Gli sviluppatori avevano inizialmente rilasciato solo i pacchetti a 64 bit. Ma un sacco di utenti si affidano ancora a sistemi a 32 bit. Così, ecco arrivare una release che accontenta tutti.
Qualche giorno fa, un “nuovo” browser ha fatto il suo debutto ufficiale, o meglio, è apparsa una sua preview sulla quale c’è ancora da lavorare. Il suo nuovo è Vivaldi ed ha il chiaro obiettivo di ridare agli utenti quella libertà di personalizzazione che sembra essere ormai andata perduta. Il tutto, senza dover fare i conti con una navigazione troppo lenta o con compatibilità risicate con i più diffusi standard Web. E quel “nuovo” scritto ad inizio di questo post è virgolettato proprio perché Vivaldi non è poi una musica così innovativa: è basato su Chromium e il suo fondatore è lo stesso che qualche anno fa ha dato vita al progetto Opera.
Come avevamo già avuto modo di scoprire (leggi, Vivaldi: il browser che cambia musica?), Vivaldi è stato inizialmente rilasciato unicamente per sistemi a 64 bit, che siano essi Linux, Windows o Mac OS X. Beh, c’è qualche utente che non l’ha presa poi così bene. Già, perché per quanto si possa pensare il contrario, c’è ancora un discreto (per non dire enorme) numero di macchine sulle quali girano ancora sistemi a 32 bit. Così, poche ore fa, gli sviluppatori di Vivaldi hanno deciso di rilasciare una release a 32 bit di Vivaldi, consentendo anche agli utenti di macchine non poi così recenti di saggiare le potenzialità del browser.
Gli sviluppatori hanno colto l’occasione per correggere qualche bug di funzionamento (nonostante Vivaldi sia stabile è pur sempre una versione ancora ben lontana da uno stato di Alpha) e lavorare su quelle funzionalità di base che ancora mancano: iterazione con la barra dei preferiti, quella dei segnalibri, la traduzione nei vari linguaggi e tanto altro ancora.
Se il nostro sistema è a 32 bit e vogliamo mettere alla prova Vivaldi, raggiungiamo questa pagina per procedere al download dei pacchetti in formato .deb o .rpm.
Fonte: Softpedia