Vinton Gray Cerf rappresenta una delle massime autorità in campo delle reti modernamente intese. L’attuale
Vint Cerf si trova adesso ad esprimersi, sollecitato dagli editori Karen Wickre e Alan Eagle, sul futuro della rete nel mese del 10° anniversario di Google. I primi argomenti, forse dovremo dire visioni, cadono sulla diffusione dei sistemi handelds, che varcheranno le soglie del personal computing per assumere sempre maggiori toni di quotidianità. L’aumento in numero di sistemi di riconoscimento e posizionamento (attraverso sistemi satellitari e identificatori RFID) consentirà di aumentare la nostra costante interazione con i dispositivi portatili, siano essi cellulari o laptop. L’utilizzo dei dispositivi video muterà verso un mercato maggiormente controllato dagli utenti, che fuggirà le maglie strette dell’advertising per giungere ad una collocazione più generale e onnicomprensiva di un preciso filmato all’interno di un senso di cultura più ampio.
Cerf cita a questo proposito un esempio: la corsa degli sgusci di Guerre Stellari verrà associata alla corsa dei carri di Ben Hur. In buona sostanza quello che sta avvenendo su buona parte dei desktop attuali (OSX, KDE4.x Gnome, in parte) con il tagging finalizzato all’indicizzazione, per una collocazione di maggior respiro delle risorse all’interno del proprio pc. Piccolo inciso anche per i sistemi di conferenza e video conferenza che verranno completamente automatizzati e gestiti da robot controllati a distanza.
Internet diventerà parte del sistema di distribuzione elettrica e viceversa. I dati viaggeranno da e per il sistema elettrico, arricchendosi nel reciproco scambio. Inserire un elettrodomestico all’interno della rete (mista elettrica e Internet) consentirà, ad esempio ad una lavatrice, di funzionare (cosa più ovvia), essere controllabile via pannello Internet e contemporaneamente di partecipare ad una ricerca sul consumo elettrico zonale. Anche i risultati scientifici vedranno la sempre maggior pubblicazione attraverso i blog rendendo più rapida la diffusione e la riproducibilità degli esperimenti.
L’ultimo tratto dell’intervento viene a sostentamento dell’intero discorso: i pochi esempi citati per quanto avveniristici hanno buona possibilità di essere realizzati, poiché Internet è il prodotto di un lavoro di programmazione. Le possibilità di realizzare dei prodotti attraverso la programmazione sono in buona sostanza infiniti, esattamente tanti quanti sono i limiti posti dall’immaginazione. In ausilio al tutto saranno la diffusione sempre più capillare dei sistemi tecnologici, affiancati dall’aiuto di Google che aiuterà a destreggiarsi e organizzarsi nella selva di informazioni, conclusione in parte ovvia dato il lavoro di Cerf.
Articolo breve, ma di sicura intensità. Di stimolo verso la massima creatività per chi come noi vive quotidianamente la rete.
FONTE: ITnews
di Lorenzo Lombardi - TuxJournal.net