Il governo americano, insieme ad importanti altre società , pare stia lavorando ad un nuovo prototipo di computer rigorosamente basato su Linux che sarà presente su ogni automobile della nazione a stelle e strisce. L’obiettivo è quello di diminuire il tasso degli incidenti, della mortalità e del traffico.
Il Vehicle Infrastructure Integration Consortium (VII-C) spera di concludere lo sviluppo del prototipo entro il 2017. Tra i partner dell’iniziativa: il Ministero dei Trasporti americano, BMW, DaimlerChrysler, Ford, GM, Honda, Nissan, ed infine Toyota.
Tutti i computer all’interno delle automobili saranno poi collegati alla rete e alle postazioni presenti su determinate strade attraverso dispositivi wireless in modo da poter essere facilmente gestiti. Lo stesso VII-C ha affermato che ben il 50% degli incidenti mortali, nell’anno 2003, è stato causato da automobili andate fuori strada o che avevano imboccato il senso sbagliato. Connettere tutte le automobili attraverso una rete, a sua volta collegata con un altro dispositivo al ciglio di ogni strada, può aiutare molto.
Come funzionerà la nuova tecnologia ?
- Le automobili ricevono un segnale non appena viene riscontrata una emergenza.
- Invio di un segnale se le automobili in zona hanno attivato il sistema di frenaggio bloccante.
- Le automobili serviranno per collezionare informazioni, ad esempio se una automobile utilizza spesso il tergicristallo si può lanciare un altro allarme alle automobili dirette nella stessa direzione avvertendo i conducenti della possibile situazione metereologica.
- Il firmware del veicolo sarà aggiornabile over-the-air, cioè senza che il proprietario ne venga a conoscenza.
Queste, sono solo alcune delle novità che gli americani dovranno aspettarsi dalle loro automobili.Ovviamente si tratta ancora di un progetto in fase di sperimentazione e come tutti i progetti governativi richiederà molto tempo prima di essere ultimato. Se le cose andranno bene, potremo aspettarci le prime automobili Linux-based tra il 2015 e il 2017.
Domanda: vi piace l’idea ?
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