SCO si è resa famosa, in negativo, grazie alle infondate insinuazioni circa le sue ipotetiche proprietà intellettuali sul codice utilizzato dalle società Linux e da tutti i suoi utenti. Dopo essere finita in completa bancarotta, ora sembra aver ricevuto un’interessante offerta per il suo Unix-business.
Stando a quanto dichiarato dalla stessa società, un gruppo di imprenditori di New York, facenti parte della York Capital Management, hanno fatto un’offerta di ben 36 milioni di dollari per avere tutte le proprietà di SCO, compreso tutto il business derivante dall’utilizzo del marchio Unix.
In questi 36 milioni sono inclusi anche i 10 milioni di dollari di spese che SCO ha sostenuto in questi anni in legali e che purtroppo, imperterrita, sta ancora sostenendo. Tuttavia, essendo ora sotto l’articolo 11 della protezione contro la bancarotta degli Stati Uniti, la società dovrà prima ricevere il permesso dal tribunale per poter vendere l’intero assetto societario. La commissione che si occupa del caso ha dichiarato che non si conosce ancora la volontà del tribunale e che non si sa se accetterà di autorizzare SCO a vendere o meno. Un approfondimento a riguardo è stato fatto da Groklaw.
A chi potrà mai servire il marchio Unix e chi ha ancora intenzione di lavorare dalle radici, ormai marce, di SCO? Staremo a vedere.
di Vincenzo Ciaglia - TuxJournal.net