Mark Shuttleworth afferma che Unity 8 prenderà il posto della corrente release dell’ambiente desktop solo quando verrà apprezzato dalla maggior parte degli utenti. Sarà vero o è solo uno stratagemma per placare gli scontenti animi?
Il diverso fa paura a molti. Purtroppo fa parte del genere umano. E anche quando si parla di cambiamenti prettamente informatici, gli utenti preferiscono procedere con i piedi di piombo piuttosto che accogliere a braccia aperte tutto ciò che di nuovo viene offerto loro. Dopotutto, si sa, il PC per molti non è un semplice passatempo, ma uno strumento di lavoro che non deve in nessun modo frenare la produttività. Proprio per questo motivo, sempre più enti pubblici e aziende private stanno abbandonando soluzioni proprietarie per migrare verso l’Open Source, non tanto per tagliare i costi di gestione, ma anche perché hanno finalmente capito che numerose alternative Libere sono in grado di migliorare la vita lavorativa di dipendenti e collaboratori.
Ma se un cambiamento deve implicare una “perdita di tempo” o modificare le abitudini di chi sta dietro al monitor, beh, tutto cambia. In passato l’abbiamo scoperto quando Ubuntu, ad esempio, ha abbandonato il caro vecchio GNOME 2 per passare a Unity, o quando altre distro hanno sostituito GNOME 2 con il più recente 3. La stessa cosa con ogni probabilità accadrà con Kubuntu 15.04, quando gli sviluppatori attiveranno di default Plasma 5. E al solo pensiero che fra 2 anni circa, quando Ubuntu 16.04 farà il suo debutto, l’ambiente desktop predefinito sarà Unity 8 qualcuno ha già i brividi. Non dovrebbe essere così, o per lo meno gli utenti non dovrebbero aver paura. Almeno se tutto funzionasse come da copione. Unity a molti essenzialmente non piace. Ma è innegabile che nelle settimane successive (per non dire mesi) al debutto della sua prima release i problemi erano sempre dietro l’angolo. Dunque, molti si sentono legittimati nel pensare che la stessa cosa accadrà con Unity 8. Come dare loro torto.
A tranquillizzare gli animi ci pensa direttamente Mark Shuttleworth, numero uno di Canonical, che nelle scorse ore si è lasciato andare ad alcune dichiarazioni in un certo senso da premiare. Stando a quanto detto da Mr. Canonical, infatti, Unity 8 sarà attivato di default unicamente quando la maggior parte degli utenti affermerà con certezza che la nuova release sarà migliore della precedente 7. Solo allora lo troveremo come scelta predefinita di Ubuntu con un certo margine di sicurezza che verrà accettato dalla comunità. Sta di fatto che, stando così le cose, qualcuno potrebbe pensare che il lancio ufficiale non sia più previsto per Ubuntu 16.04. Ma non è così. Shuttleworth afferma con certezza che sarà proprio la release 16.04 ad ospitare per la prima volta Unity 8 al posto del 7. Dunque, tutte queste parole sono solo una presa per i fondelli? Se ad Aprile 2016 gli utenti non riterranno Unity 8 sufficientemente maturo Canonical sarebbe disposta a cambiare i suoi piani? Ce lo auguriamo anche perché, gli utenti Linux, certe cose non le dimenticano. Specialmente le parole di Mark Shuttleworth.
Fonte: Softpedia