Il sistema operativo mobile di casa Canonical potrebbe presto essere disponibile anche a 64 bit. Ecco tutti i dettagli e le proposte degli sviluppatori.
Android è il re dei sistemi operativi mobile. Almeno ad oggi, considerato che il futuro, soprattutto in campo informatico, può stravolgere le carte in tavola. In ogni caso, il sistema mobile firmato Google è d’esempio a tutti quei “piccoli” OS nati da una manciata di anni e che hanno tanta voglia di crescere. �? il caso di Ubuntu Touch che, grazie all’intervento dello sviluppatore John McAleely, potrebbe ben presto essere disponibile anche a 64 bit, proprio come accade già con Android.
L’utilità di un sistema operativo mobile a 64 bit è chiara un po’ a tutti e permetterebbe di sfruttare maggiormente l’hardware ormai standard utilizzato dai produttori di smartphone e tablet. Sta di fatto, che nella mente degli sviluppatori Ubuntu Touch non c’è un abbandono del 32 bit: più che altro, si sta pensando di sostenere sia le librerie a 32 che a 64 bit, così da dare spazio agli smartphone all’ultimo grido, ma anche a quelli un po’ più easy.
Ma il vero quesito è: come rendere Ubuntu Touch un OS mobile a 64 bit? La proposta arriva appunto da John McAleely che propone l’utilizzo di Android BSPs (Board Support Packages) anche su Ubuntu Touch. In poche parole, l’idea è quella di utilizzare i soli driver delle versioni a 64 bit di Android per costruire una nuova immagine di Ubuntu Touch, lasciando invariato il resto del sistema operativo. Detta così sembra persino facile, ma si tratta comunque di operazioni che richiedono del lavoro. Dunque, non aspettiamoci un’immagine di Ubuntu Touch nei prossimi giorni: potrebbero passare settimane o anche mesi.
Fonte: Launchpad