Gli sviluppatori di casa Canonical hanno ancora una volta aggiornato la release RTM di Ubuntu Touch. Il nuovo sistema mobile è ora più stabile e decisamente performante. Ecco tutti i dettagli.

Simpatizzanti di Ubuntu Touch aprite bene le orecchie: ci sono interessanti notizie che riguardano proprio il nuovo sistema operativo mobile firmato Canonical. Già, perché l’azienda capeggiata da Mark Shuttleworth ha rilasciato un nuovo aggiornamento per la release RTM, un aggiornamento decisamente importante e che rende l’OS mobile ora davvero più stabile e performante: dopotutto, ci stiamo avvicinando al rilascio della sua release definitiva e alla disponibilità nel mercato dei primi “ubuntufonini”.

Nella scorsa settimana, gli sviluppatori di casa Canonical hanno avuto un bel po’ di problemi durante la correzione di numerosi bug spuntati come funghi. Ma oggi, dopo aver risolto ogni problematica, sono venuti fuori con una nuova immagine di Ubuntu Touch RTM che già a prima vista dimostra di essere decisamente più stabile e performante rispetto al passato. Chi ha già installato Ubuntu Touch sul proprio smartphone o tablet (ricordiamo che i soli dispositivi supportati sono quelli della serie Nexus) avrà sicuramente notato che con questo aggiornamento non c’è un gran numero di nuove caratteristiche aggiunte. E se di primo acchito può sembrare una pecca, basta ragionare un po’ su per rendersi conto che è del tutto normale: con l’avvicinarsi del rilascio della versione definitiva, non è più tempo di integrare nuove funzionalità, ma di rendere stabili quelle già presenti.

Il principale cambiamento che salta subito alla vista è una nuova barra delle notifiche. Fin dal suo esordio, Ubuntu Touch ha mostrato sempre la stessa identica barra superiore. Ora, gli sviluppatori hanno cambiato un po’ la grafica (e la funzionalità di base) di quella barra. Quella di prima non era gradita agli utenti? Chi lo sa. Sta di fatto che se vogliamo mettere alla prova questa nuova release di Ubuntu Touch RTM dobbiamo necessariamente disporre di uno dei device compatibili. In tal caso, un’ottima guida all’installazione (anche in dual boot con Android) è fornita dalla stessa Canonical su questa pagina.

Fonte: Softpedia