L’incertezza regna sovrana: Canonical non può garantire il porting dell’app semplicemente perché è proprietaria. È tutto nelle mani degli sviluppatori di WhatsApp.
Il vero problema di Ubuntu Touch (così come di tutti gli altri sistemi operativi mobile alternativi ad Android, iOS e Windows Phone) è la mancanza di killer app o comunque di quelle applicazioni che sono divenute ormai essenziali sulle altre piattaforme. Un esempio su tutti è WhatsApp: da quando il servizio di messaggistica ora di proprietà di Facebook ha fatto il suo debutto ufficiale, quasi nessun utente al mondo invia un semplice SMS. In più, basta fare un giro per strada ed osservare quanta gente cammina con il microfono del cellulare ad altezza bocca per registrare un messaggio vocale da inviare tramite WhatsApp (provare per credere!).
Dunque, l’app è divenuta un must che ogni sistema operativo mobile dovrebbe offrire. In caso contrario, molti meno utenti del previsto si avvicineranno alla nuova piattaforma. Di certo questo lo sanno anche in casa Canonical e ad ogni sessione di Questions & answers con la community direttamente o indirettamente se ne parla.
Cosa impedisce a Canonical o sviluppatori indipendenti di portare WhatsApp su Ubuntu Touch? Essenzialmente la mancanza di API, considerato che l’app è proprietaria a differenza di Telegram (quest’ultima, ad esempio, essendo Open è stata facilmente portata su tutte le piattaforme alternative ad Android, Windows Phone e iOS). Dunque, per vedere atterrare WhatsApp su Ubuntu Touch è necessario che il porting sia fatto dal team ufficiale dell’applicazione. Cosa che, per ovvie ragioni, Canonical non può garantire anche se è abbastanza speranzosa.
Di fatto, dunque, è tutto nelle mani degli sviluppatori di WhatsApp e, magari, Mark Shuttleworth riuscirà in qualche modo a convincerli: un po’ di numeri (positivi) potrebbero dare una valida motivazione al team WhatsApp. Non sappiamo se prendere questa notizia come un qualcosa di positivo o negativo. Solo una cosa è certa: ad oggi, WhatsApp non è presente su Ubuntu Touch e, come già detto, questa è una grande limitazione. Non per tutti, ma sicuramente per molti.
Fonte: Softpedia