Il momento non molto positivo che sta attraversando Ubuntu, in tema di stabilità di sistema e performance, non riesce proprio a svanire. E’ da un po’ di tempo che molti utenti lamentano un altro, e stranissimo, problema relativo all’utilizzo della distribuzione per essere umani su computer portatili.
Stando ad alcuni forum di discussione, molti utenti di Ubuntu constatano che utilizzarla su computer portatili è un vero e proprio suicidio. Secondo il loro parere, infatti, pare che la distribuzione di casa Canonical impieghi per troppo tempo, e per troppi “load cycles”, il disco rigido in assenza di alimentazione, dunque quando utilizzato da batteria.
Entrano più nei dettagli, Ubuntu forza il sistema a fare un “load cycle” ogni minuto. Considerate però che i dispositivi di storage dei computer portatili sono costruiti per lavorare fino ad un massimo di 600.000 cicli. Dunque dopo questo determinato periodo di vita devono essere sostituiti in quanto vanno incontro alla morte. Fate un po’ i conti e capirete quanto sia grave questo problema.
In realtà il problema esiste, e non si tratta di una bufala, e su Launchpad è già stato segnalato come bug dagli sviluppatori del sistema operativo stesso. Esiste però un workaround per risolvere il problema. E’ disponibile qui.
Inutile dire che questo ennesimo problema mette veramente a rischio l’immagine, appena consolidata sul mercato, di Ubuntu. Che i ragazzi si diano una scossa, non possono permettersi questi errori ora che sono diventati la vera alternativa ai sistemi Microsoft Windows.
di Vincenzo Ciaglia - TuxJournal.net