Oggi è il gran giorno di Ubuntu 7.10 Gutsy Gibbon. Come succede semestralmente, molti reinstallano la propria Ubuntu, tanti altri preferiscono fare un aggiornamento, utilizzando uno dei tools messi a disposizione.
Magari utilizzando apt-get oppure Update Manager. Sicuramente, quest’ultima soluzione è la più sicura: d’accordo che ormai i problemi sugli aggiornamenti diminuiscono, però, è sempre meglio essere cauti e procedere in maniera sicura.
Così facendo, si evita di rendere vano l’aggiornamento e di creare grossi problemi al sistema, cause che comportano un innalzamento a livelli critici della pazienza. Per aggiornare la vostra Ubuntu all’ultima release, basta seguire cinque semplici consigli:
- Non usare mai apt-get oppure aptitude.
Nonostante Apt(itude) sia potentissimo, è meglio lasciare il lavoro delicato dell’aggiornamento del sistema ad un tool specifico: Update Manager, creato appositamente per questo lavoro. Anch’esso utilizza apt per installare i pacchetti in background, ma in più gestisce da solo il “lavoro sporco” di correggere gli eventuali errori, disinstallare i programmi obsoleti, rimuovere i vecchi artwork, etc. - Non utilizzare nessuna applicazione critica durante l’aggiornamento.
Per non rallentare la lunga fase di aggiornamento, è consigliabile non utilizzare alcun programma, per evitare che ci siano delle librerie in uso che non possono essere aggiornate, in quanto ancora attive, e che possano causare dei problemi durante l’aggiornamento stesso. - Prenditi un po’ di tempo.
Con una connessione Adsl, per scaricare ed aggiornare tutti i pacchetti alle ultime versioni, ci vorrà diverso tempo, almeno due ore, in base alla velocità della tua connessione ad internet ed alla potenza del tuo pc. - E’ consigliabile avere un altro pc connesso in rete.
La prudenza non è mai troppa e, in caso di errori improvvisi o incapacità a continuare l’aggiornamento del sistema, è bene avere a disposizione un altro computer connesso in rete, per trovare le eventuali soluzioni ai problemi posti. Non sarebbe male avere anche una versione Live di Linux. - Leggere le guide che si trovano in rete.
In linea di massima, per un’installazione standard, non servono particolari guide da seguire. Ci sono dei casi in cui, come ad esempio l’installazione dei driver proprietari o software di terze parti, è meglio controllare in internet se ci sono dei particolari problemi e le eventuali soluzioni messe a disposizione degli utenti dalle comunità sparse per il mondo.
Preso atto dei consigli, potete facilmente aggiornare la vostra Ubuntu seguendo i passi descritti da questa nostra guida. Da quel momento in poi, saranno aggiornati i repository ufficiali, dai quali verranno scaricati i nuovi pacchetti pronti per essere installati, previa autorizzazione dell’utente.
Happy Gutsy a tutti!
di Gianfranco Limardo - TuxJournal.net