Gli obiettivi principali della prossima versione di Ubuntu, prevista per ottobre 2009, sono quelli di concentrarsi prevalentemente sui servizi cloud, migliorare l’esperienza desktop e le performance.
Mark Shuttleworth ha annunciato i piani per la prossima Ubuntu 9.10, nome in codice Karmic Koala. Mancano ancora un bel po’ di settimane al rilascio dell’attesissima Jaunty Jackalope, prevista per aprile, ma in casa Canonical si pensa già al futuro. Un futuro fatto di cloud computing, esperienza desktop notevolmente migliorata e tempi di avvio da record.
Ancora una volta, come si legge sul suo annuncio, Mr. Ubuntu promette un nuovo tema. Sarà come quello che dovevamo aspettarci per Ubuntu 8.10? In ogni caso, la nuova versione dovrebbe includere anche una migliorata esperienza di login e potrebbe utilizzare Plymouth di Red Hat.
Plymouth utilizza il Kernel-based Mode-Settings (KMS). In pratica, durante la fase di boot, il sistema invece di utilizzare il server X sfrutta il driver della nostra scheda video. Questo approccio consente di migliorare sensibilmente la vita agli sviluppatori che intendono abbellire con effetti grafici il processo di boot della distribuzione.
Per quanto riguarda l’universo mobile, Ubuntu cercherà di importare qualcosa dal progetto Moblin di Intel, soprattutto in fatto di supporto delle piattaforme Intel Atom. L’obiettivo è rendere Netbook Remix semplice da installare, tanto quanto Ubuntu.
Capitolo cloud-computing. Ubuntu lo adotterà in due modi: supportando le API del servizio Amazon EC2, consentendo agli utenti di creare la propria cloud sfruttando strumenti aperti; e implementando Eucalyptus, un progetto open source che permette all’azienda di creare cloud all’interno dei datacenter.
Ubuntu, con Karmic Koala, potrà finalmente dar filo da torcere a Mac OS X?
Fonte: OSNews