Ci siamo: Ubuntu 12.10 è qui! Nonostante tutte le polemiche legate all’integrazione dei risultati di ricerca provenienti da Amazon (leggi, Il nuovo Unity genererà guadagni: dove finiranno tutti i ricavi?) la nuova release della distro diviene ancor più completa e facile da usare. Scopriamo tutte le sue novità.
Tralasciando per un solo attimo le novità che investono il kernel Linux, ora aggiornato alla versione 3.5 e alle nuove release dei software più importanti (come LibreOffice 3.6 e Python 3.2.3), Ubuntu 12.10 porta con sé rilevanti cambiamenti che facilitano l’esperienza per l’utente.
Qualche giorno fa, avevamo infatti parlato dell’integrazione di Amazon all’interno dei risultati di ricerca mostrati nella Dash: per quanto questa nuova funzionalità abbia fatto scatenare l’ira di numerosi utenti, da un primo test su strada, tutto si è dimostrato poco invasivo e soprattutto utile, almeno per chi è solito fare acquisti on-line.
Tale integrazione è comunque facilmente disattivabile raggiungendo le preferenze di sistema: basta cliccare infatti su Privacy e successivamente scegliere Off da Includi risultati on-line.
Sempre sul fronte Amazon, nella barra laterale della nuova Ubuntu 12.10 è presente una nuova scorciatoia che rimanda proprio alla home page del noto store on-line. Proprio sotto quello di Amazon, è presente un nuovo lanciatore dedicato ad Ubuntu One Music Store, dal quale è possibile acquistare migliaia di brani musicali.
Le barriere fra il Web e il computer locale vengono dunque abbattute maggiormente e ciò lo si deduce ancor di più nel momento in cui si scopre che nei risultati di ricerca della Dash non compaiono solo prodotti da acquistare da Amazon ma anche i propri documenti conservati sul nostro Google Docs. Dopotutto, nell’epoca del cloud, non si poteva certo pensare ad una ricerca solo sull’hard disk fisico installato sul nostro PC: chiunque utilizzi dunque Google Docs per editare e condividere documenti, non potrà che trovare sensazionale questa nuova funzionalità.
L’apertura verso le Web App non finisce certo qui: Canonical ha infatti recentemente comunicato che ogni nuova applicazione sviluppata per integrare i servizi Web alla nuova Ubuntu è ben accetta (leggi, Ubuntu 12.10: spuntano nuove Web Apps).
E poi c’è il comparto sicurezza, migliorato ancor di più, grazie alla possibilità di installare Ubuntu su una partizione completamente cifrata. In realtà, tale funzionalità era già presente nella versione Alternate di Ubuntu 12.04, ma ora diviene ancor più semplice. Durante la fase di installazione, infatti, è possibile scegliere se creare un LVM scegliendo una chiave di cifratura del disco (che dovrà essere digitata ad ogni avvio del PC, prima che l’interfaccia di login appaia).
Se vogliamo mettere subito alla prova la nuova Ubuntu 12.10, non ci resta che raggiungere questa pagina e procedere al download della ISO. Noi, non abbiamo resistito e l’abbiamo subito messa alla prova.
Ecco qualche interessante screenshot.