Stanchi di continuare a leggere solo caratteri, semplici ed impersonali, utilizzando il vostro fidato terminale? Allora proviamo a fare meglio sfruttando il browser Web!
I sistemi GNU/Linux continuano a fare grossi passi in avanti: desktop semantici, ambienti grafici accattivanti, strumenti sempre più avanzati per effettuare qualsiasi operazione. L’unico strumento che non è ancora cambiato è il terminale. Non si parla, ovviamente, solo del suo aspetto grafico, quanto della possibilità di integrare al suo interno flussi di dati di vario tipo, capire cosa esattamente si cerca visualizzandolo nella maniera più adeguata.
Dalle dita di Steven Wittens è nato un progetto ambizioso, con l’obiettivo di “modernizzare” lo strumento più caratteristico della nostra Linux-box, trasformandolo in qualcosa di molto simile a tutto ciò che è stato appena descritto: ecco a voi TermKit, il terminale 2.0. Tutto ciò è possibile solo grazie a WebKit, il motore di rendering di pagine web nato dalla combinazione di componenti del sistema grafico KDE e di tecnologie Apple, oggi utilizzato da browser come Google Chrome (o Chromium) e Safari. Nonostante TermKit sia stato originariamente scritto per Mac OS X, si può provare direttamente su Ubuntu tramite un apposito fork.
Prima di tutto occorre aver già installato un browser tra Google Chrome e Chromium. Successivamente si può passare ad installare git, che verrà utilizzato per recuperare i sorgenti di TermKit:
sudo apt-get install git libssl-dev
Ora occorre creare una directory in cui scaricare i vari sorgenti ed effettuare le compilazioni:
mkdir TermKitProj
Recuperiamo i sorgenti del primo componente ed installiamolo:
cd TermKitProj/
git clone https://github.com/joyent/node.git
cd node
./configure
make
sudo make install
Alcuni comandi potrebbero metterci qualche secondo ad essere completati, bisogna fare attenzione in particolare che il comando “make” termini con successo, visualizzando una linea come questa:
‘build’ finished successfully (27.669s)
Una volta completato questo primo passo, si può procedere con l’installazione:
cd ..
git clone http://github.com/isaacs/npm.git
cd npm
sudo make install
Ed infine:
cd ..
git clone https://github.com/Floby/TermKit.git -recursive
cd TermKit/
npm install
node Node/nodekit.js
Quest’ultimo comando lancerà effettivamente TermKit, restituendo un output di questo tipo:
18 Jun 22:42:51 - Your node instance does not have root privileges. This means that the flash XML policy file will be served inline instead of on port 843. This will slow down initial connections slightly.
18 Jun 22:42:51 - socket.io ready - accepting connections
server listening at http://localhost:2222
L’indirizzo da visitare con Chrome, per iniziare ad utilizzare il programma, è http://localhost:2222/. Una volta connessi, la pagina si comporta in tutto e per tutto come un normale terminale, con qualche caratteristica in più. Molti dei comandi utilizzati quotidianamente, possono essere eseguiti anche in TermKit, ma attenzione: l’output sarà in alcuni casi molto diverso!