In questi giorni si parla molto di formati aperti e formati proprietari oltre che al voto che vede coinvolte alcune nazioni europee nella scelta di quello che fa al caso proprio. A quanto pare in Svezia, prima del voto, la Microsoft ha offerto del denaro per ricevere in cambio dei voti a se favorevoli.
Alcune fonti hanno a lungo parlato di un presunto plagio mosso dalla società di Redmond nei confronti di alcuni suoi partner svedesi nel disperato tentativo di accaparrarsi quanti più voti favorevoli all’approvazione del suo formato, Office Open XML, come standard ISO. Successivamente, sentendosi evidentemente pressata su più fronti, è stata la stessa Microsoft ad ammettere questa presunta forma di corruzione ai danni di alcuni dei suoi partner.
L’indiscrezione è stata confermata da una email pubblicata da Computer Sweden in cui la filiale svedese della Microsoft suggerisce, in maniera alquanto scrupolosa e forse provocatoria, di votare “Si” all’adozione del suo standard in modo da mantenere saldi i rapporti di fiducia e collaborazione instaurati nel corso degli ultimi anni.
Nell’email, che secondo la Microsoft è stata spedita a poche società partner, il gigante di Redmond dichiara che non aspetta altro che un voto positivo da loro e che sono invitati a prendere parte al meeting pro-OOXML, tenutosi lo scorso 27 Agosto. La partecipazione delle società ad anche altri successivi incontri sarebbe dovuta servire per mostrare al mondo la loro sincera partecipazione e il loro interessamento verso il formato.
Nella email si legge anche: “Le società partner non hanno bisogno di discutere degli aspetti prettamente tecnici contenuti all’interno delle specifiche del formato ma devono essere preparate a mostrare una serie di ragioni per votare Si“. In altre parole la Microsoft non intendeva sentire alcuna motivazione contraria dalle società alleate pena, probabilmente, la chiusura di tutti i rapporti di collaborazione.
E in cambio dei voti ovviamente soldi. A voi le dovute considerazioni sul caso.
di Vincenzo Ciaglia - TuxJournal.net