Gianni Anguilletti, Country Manager di Red Hat Italia, commenta con favore la modifica al Codice dell’Amministrazione Digitale.
Qualche settimana fa è andata in scena una piccola grande rivoluzione sul panorama IT italiano. Per la prima volta, infatti, il software libero è diventata una scelta prioritaria per le Pubbliche Amministrazioni (Spending review Italia: il software libero è legge!).
Dopo alcune indicazioni in tal senso arrivate da diverse realtà locali (prima fra tutti la regione Puglia), la più recente modifica al Codice dell’Amministrazione Digitale ha prescritto per le Pubbliche Amministrazioni l’obbligo di valutare soluzioni open source in maniera prioritaria rispetto a soluzioni commerciali e proprietarie. Solo quando non sia possibile accedere a soluzioni open source, è consentita l’acquisizione di programmi informatici proprietari.
“Red Hat non può che applaudire questa scelta del Governo, che dà finalmente chiare indicazioni in merito all’utilizzo di soluzioni open source nell’ambito della Pubblica Amministrazione”, commenta Gianni Anguilletti, Country Manager di Red Hat Italia. “Non è solamente una questione di costi: grazie alla possibilità di accedere a competenze molto più estese e diversificate, le piattaforme open source consentono generalmente di accedere a soluzioni più stabili, performanti e sicure rispetto a comparabili soluzioni proprietarie. Senza contare il problema del vendor lock-in, che viene definitivamente accantonato”.
“La Pubblica Amministrazione è da sempre un mercato chiave per Red Hat, proprio per i motivi sopra esposti, ed è fonte di grande soddisfazione per noi vedere come la grande carica di innovazione dell’open source riceva finalmente un riconoscimento ufficiale”, continua Anguilletti. “Siamo particolarmente grati a tutti coloro che fanno parte dell’ecosistema open source - in primo luogo clienti e partner - che assieme a noi hanno reso possibile questa evoluzione, che ci permette di guardare al futuro con fiducia ancora maggiore”.
Soluzioni Red Hat sono state scelte nel tempo da importanti realtà pubbliche quali ARPA, Corte dei Conti, LAit, Ministero delle Finanze, Ministero di Giustizia e Poligrafico dello Stato, ma anche organizzazioni non strettamente legate alla Pubblica Amministrazione, quali ad esempio Infocamere e Poste Italiane, hanno adottato piattaforme open source per rispettare la propria mission, ovvero offrire servizi di pubblica utilità ed una clientela particolarmente vasta.