Martedì 30 novembre, ore 10:30, presso l’Istituto ISTI di Pisa (Area CNR) si svolgerà l’Incontro tematico dell’Internet Governance Forum Italia 2010 dal titolo “Software libero e Internet: garanzie per la libertà di informazione”.
Le relazioni fra il Software Libero e la rete sono sempre state molto strette. Da una parte la diffusione di Internet ha consentito l’iniziale diffusione esponenziale del Software Libero, tanto che si può sostenere che Internet sia stato il trampolino di lancio del Software Libero così come lo conosciamo oggi. D’altra parte il Software Libero è storicamente stato ed è tuttora essenziale nel costituire l’infrastruttura stessa di Internet, con una presenza diffusa a tutti i livelli e talvolta di predominanza assoluta, come nel caso dei server DNS per la risoluzione dei nomi a dominio.
In un mondo in cui le tecnologie informatiche pongono il rischio di nuove pervasive politiche di controllo dell’informazione e della formazione dell’opinione pubblica, dobbiamo curare che Internet ed il Software Libero continuino ad essere strettamente interconnessi. È questa l’unica garanzia che che Internet continui ad essere strumento di libertà, come ha dimostrato finora di poter essere, e che continui ad esser libera essa stessa.
PROGRAMMA:
Francesco Potortì Associazione Software Libero
Internet negli ultimi anni si è mostrata sempre più baluardo delle libertà di informazione e di espressione, e questo suo ruolo è sempre più sotto attacco. Quanto è stato importante il software libero nel rendere libera Internet, e quanto lo sarà in futuro?
Claudio Telmon Comitato direttivo CLUSIT
Oltre che per le caratteristiche di sicurezza più note, ovvero la disponibilità dei sorgenti per la verifica di funzionalità nascoste e la minore dipendenza dal fornitore, con l’evoluzione in corso dello spionaggio internazionale attraverso i sistemi IT l’OSS può diventare una soluzione strategica per l’Italia e per l’Europa.
Marco Calamari Progetto Winston Smith
Un mondo di scatole nere: in un mondo pieno di iCosi, anzi di iChiusi, il software piu’ o meno libero ed i protocolli di internet piu’ o meno standard potranno bastare a scongiurare che il nostro sia un futuro da Eloi digitali?
Patrizio Dazzi Istituto ISTI - CNR
Negli ultimi anni, abbiamo assistito alla crescita di strumenti non liberi che per la prima volta hanno assunto un ruolo quasi infrastrutturale nella rete: i motori di ricerca, Facebook, Twitter, le applicazioni online di Google. Qual è il loro effetto in un sistema, come quello di Internet, che finora era basato essenzialmente su software libero?
Maurizio Tesconi Istituto IIT - CNR
Reporters Sans Frontières, organizzazione internazionale per la difesa della libertà di stampa, denuncia la censura di vari regimi e segnala che la libertà di espressione on line è a rischio anche in occidente. Il software libero può essere utilizzato per aggirare le censure su web?
Dario Besseghini Gruppo Utenti Linux Pisa
Attorno alla standardizzazione del tag “video” in HTML5 è in corso una “guerra dei formati”: nella rete ci sono pesci grossi che creano difficoltà crescenti a chi desidera raggiungere il proprio uditorio partendo da una posizione non dominante. Qual è il ruolo del software libero, dei suoi principi e delle sue diverse licenze?
Maria Chiara Pievatolo Facoltà di scienze politiche, Università di Pisa
La rete mette in discussione il filtro editoriale tipico della stampa. Però, su una infrastruttura nata aperta, si stanno creando nuovi guardiani — Google, Facebook, Twitter — spesso opachi nei mezzi e nei fini, che indirizzano la nostra attenzione. Il copyright dell’età della stampa è servito anche — come nel caso del software libero — per la libertà degli autori nei confronti degli editori. Ma saprà controllare i nuovi guardiani dell’attenzione?
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