Una nuova foto pubblicata su Google+ dimostra la completa convergenza della distro firmata Canonical. Ecco tutti i dettagli.

Rieccoci pronti a puntare i riflettori su Ubuntu e sull’obiettivo che Canonical ha ben chiaro in mente: la convergenza. Un target, questo, cambiato nel corso degli anni. Se inizialmente, infatti, l’azienda capitanata da Mark Shuttleworth aveva pensato ad un dispositivo mobile capace di trasformarsi all’occorrenza (collegando mouse, tastiera e monitor) in un vero e proprio computer, oggi non si può dire esattamente la stessa cosa. Nel senso che Canonical ha deciso di invertire le strade, concentrandosi dapprima su un sistema operativo mobile, Ubuntu Touch, e “trasferire” poi tutta la tecnologia utilizzata anche lato desktop. Stiamo parlando di Unity 8 e Mir, attualmente in esecuzione sulla piattaforma mobile di Ubuntu e ben presto pronti per debuttare anche lato desktop.

Così, in un futuro non poi così remoto, ci sarà un’unica release di Ubuntu, capace di “adattarsi” al dispositivo nel quale viene installato, indipendentemente se si tratta di uno smartphone, un tablet, una TV o un classico PC.

E ciò pone Canonical in contrapposizione con Microsoft, altra azienda che sta duramente lavorando ad una convergenza fra desktop e mobile. L’azienda di Redmond, infatti, sta puntando alla sola condivisione di alcuni componenti e indicazioni progettuali e, almeno a quanto pare, non sta pensando di creare un unico sistema operativo capace di funzionare su tutte le piattaforme.

Al di là di tutto, però, c’è chi si chiede quando Canonical riuscirà a raggiungere il suo obiettivo. Poche ore fa, un utente ha pubblicato su Google+ una foto che, almeno in parte, offre una risposta. Nella foto (che riportiamo a fondo post) si vede Ubuntu in esecuzione su uno smartphone, su un tablet e su una postazione desktop. Tutti e tre i dispositivi stanno lavorando con la stessa release di Ubuntu ma la finestra mostrata si adatta automaticamente alla risoluzione dello schermo. Ovviamente, si tratta di un test rudimentale, ma è la prova che Canonical sta battendo la giusta strada.

Fonte: Softpedia