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Quando Gutsy Gibbon diventa Vista (Parte V)

16 novembre 2007 Visualizzazioni: 442 Focus

Smartphone Linux: telefonini del tutto personalizzabili (2/2)

La piattaforma Linux Qtopia, di TrollTech, può girare su molti dispositivi mobili, ivi compresi il Sony Mylo e i telefoni Linux Motorola. Si tratta di un sistema flessibile e potente, semplice da usare per chiunque abbia usato l’interfaccia utente Trolltech QT, che sta alla base di KDE.  Il Greenphone non è progettato per il mercato di massa, ma è un dispositivo estremo, dedicato agli sviluppatori che hanno bisogno di un strumento per testare le nuove applicazioni.


Oggi non è più in produzione, in quanto i responsabili del progetto QTopia hanno deciso di usare il Neo1973 come hardware per lo sviluppo (NdR). Resta un telefono completamente personalizzabile, non tanto prendendo contenuti da librerie esistenti, ma sviluppando applicazioni del tutto nuove.

NdR: Anche se il Greenphone è fuori produzione, il supporto per gli sviluppatori viene ancora fornito normalmente. Abbiamo deciso di riportare anche la parte seguente dell’articolo, sia per chi già possiede un Greenphone, sia per chi decidesse di acquistarlo usato. Probabilmente la diffusione del Neo1973 porterà sul mercato alcuni Greenphone usati a ottimi prezzi.

Il Greenphone ha una copertura di metallo lucido, di un verde caramella, da cui prende il nome. L’interfaccia utente è simile a quella di molti smartphone, a prescindere dal SO. Non ci sono, però, molte applicazioni, e questo perché si suppone che il proprietario sia un programmatore desideroso di scriversele da sé, o di installarsi quelle che preferisce. I menu hanno molti aspetti standard, così come strumenti per il debbuging delle applicazioni e per la gestione delle connessioni di rete.

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Il processore è un XScale a 312MHz, monta 64MB di RAM e 128MB di memoria Flash (più uno slot per MiniSD, che può accogliere fino a 512MB aggiuntivi), e una fotocamera da 1,3 Mpixel (senza flash). Insomma, l’hardware è comune a molti smartphone sul mercato, ma non è il caso di prenderlo per uno di essi. Si tratta comunque di un terminale pensato per gli sviluppatori. Il software QTopia può funzionare su diversi supporti, quindi c’è anche un touchscrenn QVGA, utile per sviluppare applicazioni da usare su dispositivi senza tasti. Per quanto riguarda la connettività, un altro parametro importante per molte applicazioni, si affida al GPRS e ad una connessione IP tramite porta USB. �? dotato di Bluetooth, che ancora non funziona del tutto, e non c’è la connessione Wi-Fi. Quando al prezzo, ci sembra molto alto, ben $695, ma ora forse lo si può trovare a prezzi più ragionevoli. Il kit di sviluppo costa altri $195.

Il kit di sviluppo del Greenphone è innovativo, soprattutto perché multipiattaforma. Invece di fornire ambienti separati per Windows e Linux (e Mac OS X), Trolltech fornisce un unico PC virtualizzato con VMware. Tutto quello di cui avrete bisogno è un riproduttore VMware (o una versione di VMware Workstation). L’immagine contiene una versione speciale di Debian Linux, disegnata appositamente per supportare gli strumenti di sviluppo Trolltech, e collegarsi al Greenphone tramite IP o USB.

Il Greenphone in pratica

Alcune parti del telefono - in particolare il settore radio - sono chiuse, ma è possibile costruire e installare nuove immagini kernel. Il kit per lo sviluppo contiene tutti gli strumenti di cui avrete bisogno per creare le vostre applicazioni, che potrete testare con il kit stesso prima di installarle sul terminale. Le applicazioni sviluppate per il Greenphone dovrebbero funzionare sulla maggior parte dell’hardware Utopia. Trolltech ha pensato a tre livelli di accesso al codice sorgente del Greenphone. Gli sviluppatori della comunità avranno un codice per la applicazioni sviluppate all’interno della comunità stessa, mentre, dietro pagamento, potranno avere accesso alla suite di applicazioni Utopia. Se volete accedere al codice del SO, dovrete iscrivervi al programma per i collaboratori Trolltech. Per molti l’accesso di primo livello è più che sufficiente, soprattutto se si usa il Greenphone per abituarsi allo sviluppo di applicazioni mobili Linux e Utopia, o per assemblare una suite personalizzata partendo da applicazioni esistenti.

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Trolltech può vantare alcune collaborazioni strategiche: è disponibile il media framework di RealNetworks Helix DNA, Tao funziona tramite una JVM, e tra poco dovrebbe essere disponibile anche Quickoffice. Inoltre ci sono numerose applicazioni già pronte sul sito Qtopia, tra le quali una per caricare fotografie su Flickr, un riproduttore che supporta Ogg Vorbis ed MP3, alcune per disegnare e un mixer audio. La versione di Qtopia è più recente rispetto a quella installata sullo Sharp Zaurus, quindi dovrete lavorare sui files Zaurus.ipk, che non è divertente ma apre le porte a un gran numero di applicazioni, dagli strumenti per la programmazione agli editor HTML, ai giochi e alle utilities. Oppure si può installare un linguaggio come Python, e usarlo per eseguire molte applicazioni, o sviluppare le vostre senza perdervi nei meandri del C++.Se vi apprestate a scrivere le vostre applicazioni partendo da zero, lo farete usando C++, e le librerie Qtopia saranno utili per maneggiare le GUI e per accedere alle funzioni del sistema operativo. Lo strumento di progettazione di Trolltech, Designer, è progettato per creare l’interfaccia utente. Una volta creata quest’ultima, potrete mettervi al lavoro sul vostro codice. La compilazione è leggermente diversa rispetto a quella di un desktop Linux, ma la documentazione spiega tutto con una certa chiarezza.

Non ostante il numero di applicazioni che si possono installare, il Greenphone resta uno strumento per sviluppatori. Il set base di applicazioni ha un gran bisogno di essere esteso, e alcune devono essere rimpiazzate. Sul sito, Qtopia.net,  potete trovare del codice, un forum e delle guide. Se scegliete questo telefono, sarà una buona idea tenersi sotto controlli i firmware, i cui aggiornamenti escono regolarmente, mano a mano che Trolltech sistema i bug e aggiunge capacità al Greenphone, o aggiunge nuove API.

Le altre piattaforme

Chi è in possesso di apparecchi Windows Mobile e desidera aggiornare e modificare il proprio hardware, ha a disposizione molti strumenti, oppure può creare la propria ROM, usando il sito per sviluppatori xda. Le applicazioni ROM kitchen e nuovi boot loaders permettono di scegliere cosa installare, e anche di regolare finemente le prestazioni. Windows Mobile, tuttavia, resta un sistema chiuso: anche se i programmatori possono aggiungere le loro applicazioni, la modifica del SO Microsoft resta fuori portata. Uno dei vantaggi delle ROM alternative sta nel fatto che, spesso, includono strumenti per il debbugging e per le regolazioni, che normalmente non compaiono nelle normali distribuzioni. Potete usarli per regolare il dispositivo per la vostra rete e per i vostri bisogni. Ci sono strumenti che permettono di controllare il funzionamento del telefono, ottenendo i parametri necessari ad una regolazione perfetta. Ma non è il caso di aspettarsi aiuto da parte dell’operatore di rete, se qualcosa non funziona.

Ci sono altre piattaforme chiuse che, poco alla volta, stanno rivelando i loro segreti, per esempio quella dell’iPhone di Apple, basata su OS X, e che condivide molto con la versione per computer. Molti gruppi hanno sviluppato kit di strumenti, permettendo agli sviluppatori di scrivere applicazioni e installarle sull’iPhone, ivi compresa l’aggiunta di icone all’Apple segnature launcher. Sembra l’inizio di una specie di guardie e ladri tra Apple e gli sviluppatori indipendenti, scontenti della scelta troppo blindata di Apple, in particolare ora che un aggiornamento di sistema ha causato problemi importanti a chi possiede telefoni sbloccati.

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In conclusione, rileviamo che mettere la mani su uno smartphone è ancora un lavoro da professionisti. Se volete investire del tempo sugli strumenti di sviluppo Linux, potete costruire il SO operativo del vostro telefono, scrivere le applicazioni o adattare quelle esistenti. La nuova generazione di telefoni aperti rappresenta un grande passo avanti, in particolare per gli sviluppatori. Grazie a questi dispositivi, il Neo1973 e il Greenphone, in molti stanno imparando nuovi concetti, sviluppando nuove abilità, creando le basi per una vita più semplice per il resto di noi. Per gestire un telefono Linux bisogna conoscere la linea di comando, ma se sapete farlo potrete avere il telefono che avete sempre voluto. Ma, a meno che non siate dei programmatori davvero di alto livello, è meglio cominciare con il Neo1973 di OpenMoko, piuttosto che dal Greenphone.

PUNTATE PRECEDENTI:
15 Novembre 2007: Smartphone Linux: telefonini del tutto personalizzabili (1/2)

di Mary Branscombe - Tom’s Hardware

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