L’azienda che porta avanti lo sviluppo del famoso client VoIP ha deciso che in futuro ne rilascerà una versione open source per Linux. Ma non è tutto oro quello che luccica.
“Non uso Skype perché chiuso”. Quante volte abbiamo sentito questa affermazione dai più accaniti sostenitori della filosofia opensource? Pare che questa volta il celebre client VoIP abbia invertito la rotta e voglia a tutti i costi conquistare la fiducia dei più “estremisti” del settore. Nelle ultime ore stanno circolando in Rete delle indiscrezioni che confermano la volontà dell’azienda di “trasformare Skype per Linux in un’applicazione open source nel prossimo futuro e rendere il codice sorgente dell’interfaccia utente disponibile per tutta la community”. Mentre su uno dei blog dell’azienda si legge che la nuova versione “sarà parte integrante dell’offerta”. Tuttavia al momento si è preferito non fornire ulteriori dettagli sulla faccenda. Ma c’è il trucco: Skype rilascerà sotto licenza open soltanto il codice dell’interfaccia grafica del client e non quello del cuore del programma, ossia il protocollo di comunicazione VoIP conosciuto come Global Index. Nonostante ciò, un client più aperto potrebbe aprire la strada a nuovi scenari su altre piattaforme compatibili con il pinguino, come Maemo, Android, etc. Contenti? Noi a metà.
FONTE: Oliver Faurax Blog