>
MENU
Mageia

Un po’ di ritardo per OpenMandriva

sailfish-os

Rilasciato l’SDK per Sailfish: via allo sviluppo!

8 aprile 2013 Visualizzazioni: 733 Copertina, Software

Siamo liberi o strumentalizzati dal nostro OS?

Quando si parla di software è naturale fare la differenza tra quello proprietario e quello libero. E la nostra scelta rispecchia spesso la nostra filosofia di vita.


Mac contro PC. Windows contro OS X. E poi c’è Linux contro tutti e due. �? questo il dibattito che infiamma da sempre il mondo dell’informatica, spesso commettendo un errore. Noi per primi, infatti, abbreviamo la corretta terminologia GNU/Linux con il “semplice” Linux, in un certo senso omettendo e cancellando la lotta che Richard Stallman e tantissimi altri grandi nomi del software libero hanno portato avanti a denti stretti per garantire uno dei principi che stanno alla base della vita: la libertà.

GNU è stato creato con l’obiettivo di garantire la libertà del software. Linux, almeno nella sua genesi, è stato concepito come proprietario, almeno fino a quando non ha adottato la licenza GNU GPL. Ma questo delicato argomento non va a colpire solo l’attribuzione del giusto credito, ma si estende diventando, con estrema facilità, un discorso prettamente filosofico.

Come lo stesso Mr. Stallman afferma:

La libertà è avere il controllo della propria vita. Il potere è avere controllo sulla vita di qualcun altro.

E allora, quello che dobbiamo davvero chiederci è: siamo liberi o siamo strumentalizzati dal questo o quel marchio? In quest’ultimo caso, dobbiamo essere coscienti del fatto che qualcuno sta controllando la nostra vita, le nostre decisioni, anche se si tratta “semplicemente” di software.

Le distro Linux adottano filosofie che spesso riflettono le opinioni del loro fondatore: Shuttleworth nel caso di Ubuntu, Volkerding per Slackware e via dicendo. Dimentichiamoci per un solo attimo della corretta denominazione dell’OS che utilizziamo quotidianamente e ragioniamo sui valori innati di tutte le distro e dei sistemi proprietari in circolazione. Solo scavando più a fondo, esplorando la reale sostanza di ognuno di questi possiamo scegliere il marchio che ci soddisfa. E voi, cosa avete scelto? Fedora? Ubuntu? Slackware? Fra i mille OS, speriamo solo che vi siate affidati a OS X o Windows.

open-source-vs-free-software

Fonte: Linux Advocates

twittergoogle_pluslinkedinmail
  • il.saggio.usa.il.mac

    Considerato che Stallman è un demente, il software libero in linea di massima è una cacata, dopo 1 anno di sofferenze con debian, poi 5 di Ubuntu, ora passato felicemente al Mac, dico che la libertà non ha prezzo, meglio pagare ed essere fidelizzato ad un buon software che si occupa delle rotture di cojoni, che esssere schiavo dell’idea della libertà che poi non c’è. Ritengo che l’unico modo per usare in modo produttivo un sistema op, o, il software è a pagamento ,o, al massimo nell’ambito Linux (e non gnu/Linux), è Ubuntu. Il resto è mondezza per i buffoni debianizzati o gli arcieri di pugne.

    • Marco Zipoli

      il saggio usa il mac…
      un commento privo di nome e cognome di chi l’ha lasciato non merita di essere commentato… per cui invito tutti quanti a non rispondere a questo messaggio…
      - chiusa conversazione -

      • hotrats

        Amen ;)

      • piperno dal monte

        all’ora non farlo

        • Emanuele Sagona

          Qual è l’orario per non farlo?
          Oppure intendevi i km/h tipo 160 all’ora?

    • http://www.facebook.com/profile.php?id=100000744891526 DigiDavidex Il Marax

      Una delle tante cose che non puoi fare sul mac: Cambiare il tema.
      ahahahahahahhahaahahah, si scusa @google-466bc841412ecafd42945f053f235c38:disqus ho voluto fare lo stesso il commento, non ho resistito XD

  • CF

    la scelta del sistema dipende dall’uso che se ne fa. Videogiocatore? Windows. Professionista? Mac. Generico smanettone? Ubuntu. Smanettone folle? distro linux tra 1000. Li ho tutti ;-)

    • Mario Rossi

      Window è buono, Mac è superiore, Ubuntu promette, le altre distro Linux cacate impressionanti, i bsd (non Mac) o server o minchiate

  • marco bianchi

    Stallman un vero guru delle fantaminchiate

  • Giuseppe

    Siamo tutti strumenti di marketing, da Google, Android, ios, osx, windows, il bancomat, i nuovi televisori, samsung, e…bla.bla… come si può pensare di non esserlo, se mettiamo caso, uno usasse un super sistema blindattissimo, e poi va a navigare con ddg o G o con quello che preferisce, i dati raccolti dal sistema sono sempre tutti, completi e traccaibili, che cacchio cambia usare l’ O.P., aggiungo che poi spesso i grandi fregnoni dei sistemi ultra blindati, si fanno account su facebook (darpa sistem - FBI) quindi sputtanati nell’universo. A questo punto meglio usare sistemi almeno affidabili e completi per l’utente (esempio win 7 , o, OSX).

  • Mauro Tassinari

    Senza farne una crociata, ma quando si può preferisco essere libero.

    Mi sono liberato di M$ Office da 13 anni e non lo rimpiango, per l’O.S. è po’ più dura, dipende molto dalle esigenze.

  • aytin

    Tendenzialmente concordo con lo stallman-pensiero. Trovo che le sue riflessioni abbiano sempre una base formale ineccepibile.

    Per il resto, uso gnu/linux da quasi 10 anni e il mio unico pentimento è di non aver iniziato prima. Ho cominciato con un mix Ubuntu - Debian e ora sui vari pc di casa - laptop - netbook svariano debian/fedora/arch a seconda della necessità o della voglia del momento.

    Non gioco molto, (quello che si può trovare a me basta. La programmazione rimane il gioco migliore), lo uso con profitto, come pure tutti quelli che mi orbitano attorno e senza alcun problema. Il grado di personalizzazione che mi offre non l’ho mai considerato un problema ma un valore aggiunto.

    Il terminale non mi spaventa, lo considero la miglior interfaccia di sempre pur riuscendo a sfruttare l’1% della sua potenza e, con quel poco, riesco ad essere spesso il doppio più veloce dell’analoga interfaccia visuale.

    Al lavoro ho una debian e un mac. Uso al 99% il 1°, altri miei colleghi si trovano più a loro agio col mac. Ognuno è produttivo con lo strumento che preferisce e compatibilmente col contesto.

    Io credo che la consapevolezza dell’utente cui Stallman anela, sia un obiettivo ammirevole e auspicabile, sempre che il desiderio comune sia quella della condivisione della conoscenza. Mi auguro che in futuro gli si possano tributare meriti ancora maggiori rispetto a quelli che già gli sarebbero dovuti.

  • liberta non vigilata

    La maggior parte dei commenti qua sono da bimbominkia ignoranti,contenti voi!