Quando si parla di software è naturale fare la differenza tra quello proprietario e quello libero. E la nostra scelta rispecchia spesso la nostra filosofia di vita.
Mac contro PC. Windows contro OS X. E poi c’è Linux contro tutti e due. �? questo il dibattito che infiamma da sempre il mondo dell’informatica, spesso commettendo un errore. Noi per primi, infatti, abbreviamo la corretta terminologia GNU/Linux con il “semplice” Linux, in un certo senso omettendo e cancellando la lotta che Richard Stallman e tantissimi altri grandi nomi del software libero hanno portato avanti a denti stretti per garantire uno dei principi che stanno alla base della vita: la libertà.
GNU è stato creato con l’obiettivo di garantire la libertà del software. Linux, almeno nella sua genesi, è stato concepito come proprietario, almeno fino a quando non ha adottato la licenza GNU GPL. Ma questo delicato argomento non va a colpire solo l’attribuzione del giusto credito, ma si estende diventando, con estrema facilità, un discorso prettamente filosofico.
Come lo stesso Mr. Stallman afferma:
La libertà è avere il controllo della propria vita. Il potere è avere controllo sulla vita di qualcun altro.
E allora, quello che dobbiamo davvero chiederci è: siamo liberi o siamo strumentalizzati dal questo o quel marchio? In quest’ultimo caso, dobbiamo essere coscienti del fatto che qualcuno sta controllando la nostra vita, le nostre decisioni, anche se si tratta “semplicemente” di software.
Le distro Linux adottano filosofie che spesso riflettono le opinioni del loro fondatore: Shuttleworth nel caso di Ubuntu, Volkerding per Slackware e via dicendo. Dimentichiamoci per un solo attimo della corretta denominazione dell’OS che utilizziamo quotidianamente e ragioniamo sui valori innati di tutte le distro e dei sistemi proprietari in circolazione. Solo scavando più a fondo, esplorando la reale sostanza di ognuno di questi possiamo scegliere il marchio che ci soddisfa. E voi, cosa avete scelto? Fedora? Ubuntu? Slackware? Fra i mille OS, speriamo solo che vi siate affidati a OS X o Windows.
Fonte: Linux Advocates