Migliorare l’accesso alle telecomunicazioni in Sud Africa, cosi come in tutto il resto del continente, è una sfida tanto politica quanto tecnica. E’ questo il sunto del discorso fatto pochi giorni fa da Steve Song membro della Shuttleworth Foundation.
Nell’occasione Song ha espresso l’intenzione di concentrare i propri sforzi e quelli della fondazione in 4 nuove aree compresa quella delle telecomunicazioni, un settore fondamentale per il progresso e l’innovazione ed ancora terribilmente in ritardo nel continente nero.
Storicamente l’infrastruttura delle telecomunicazioni è stata sempre centralizzata e molto costosa da implementare, ma negli ultimi anni vi sono stati notevoli pressioni al ribasso sui costi i quali hanno aperto la strada ad una maggiore democratizzazione ed apertura alle infrastrutture.
La fondazione quindi mira ad investire nell’uso di tecnologie wireless in particolare nelle aree rurali con l’obiettivo di democratizzare le telecomunicazioni e colleagare tra loro le maggiori città. Per riuscirci, indispensabile diventa l’autoprovvigionamento ma diverse limitazioni politiche ostacolano l’autoregolamentazione. Concludendo il suo discorso Song ha ancora aggiunto che risulta soluzione più immediata e conveniente puntare sull’affidabilità delle reti Wi-Fi rispetto all’ancora poco collaudato Wimax.
In un paese dove il confine tra ricchezza e povertà continua a restare uno dei più vasti al mondo, la fondazione cercherà attraverso l’espansione delle telecomunicazioni di abbattere quelle frontiere politiche e sociali che hanno da sempre ostacolato il Sud Africa nel diventare grande potenza mondiale. I presupposti ed il background della fondazione ci sono e fanno ben sperare.
di Diego Dagassolemi - TuxJournal.net