Continua la guerra tra SCO Group e Novell per rivendicare i diritti sull’utilizzo del codice sorgente Unix/Linux. La società con sede a Lindon (Utah) - precedentemente conosciuta come Caldera Systems e Caldera International - fin dai suoi esordi è sempre stata associata al movimento open source e fu anche la prima a registrare i diritti d’autore riguardanti il codice del sistema operativo Unix.
Nel 2002, Caldera si è unita a SuSE Linux, Turbolinux e Conectiva per formare la società United Linux, nel tentativo di standardizzare le distribuzioni GNU/Linux, ma a distanza di 12 mesi il gruppo statunitense intenta causa alla concorrente IBM per violazione di segreti industriali utilizzati secondo SCO dalla Big Blue per la creazione del kernel Linux.
Diffidata dalla maggior parte delle società concorrenti (Suse compresa) SCO Group precipita verso il fallimento, dovuto soprattutto alle ingenti somme di denaro sborsate per il pagamento degli avvocati. Come se non bastasse, lo scorso agosto il giudice Dale Kmball ha stabilito che Novell - e non SCO - è proprietaria di Unix.
Quest’ultima è stata quindi richiamata in giudizio per pagare i diritti al nuovo proprietario, battaglia che avrà termine questo venerdì 9 maggio. A rincarare la dose e a riaccendere ulteriormente la discussione ci ha pensato l’attuale chief executive Darl McBride dichiarando di vedere Linux come copia di Unix.
Dichiarazioni presto smentite e contraddette dalla comunità open source e da testimonianze della SCO stessa. La guerra legale certo non terminerà nemmeno questa volta e la ex Caldera (nonostante le difficoltà economiche) combatterà a lungo per far valere i suoi diritti. La faccenda si presenta complessa e di difficile comprensione/soluzione. E voi cosa ne pensate?
di Diego Dagassolemi - TuxJournal.net