Chi ha avuto la fortuna di utilizzare almeno una volta il sistema operativo MULTICS (Multiplexed Information and Computing Service), sarà felice di sapere che il MIT ha rilasciato in questi giorni i sorgenti del “padre di UNIX”, com’è stato definito per le sue origini, “for any purpose and without fee”, come si legge dalla pagina ufficiale del progetto. La notizia ha ovviamente fatto abbastanza scalpore, e sta venendo festeggiata nei gruppi dedicati a questo arcaico. ma fondamentale S.O.
MULTICS nasce al MIT da un progetto congiunto tra il campus di ricerca, i laboratori Bell e la General Electric, nel 1964, dal bisogno di un sistema stabile e altamente scalabile (poiché modulare) destinato all’analisi delle comunicazioni telefoniche e alla gestione dell’energia elettrica nelle grandi reti.
Una ricca descrizione di come MULTICS funzionasse — dato che l’ultima macchina che lo faceva girare è stata spenta nel 2000 — può essere trovata in Rete; Wikipedia inoltre descrive abbastanza bene il ruolo che questo OS giocò per la creazione dei sistemi moderni.
Una particolarità di MULTICS era l’estrema versatilità con cui si potevano aggiungere e rimuovere moduli e componenti. Non c’era in effetti una vera e propria distinzione tra hardware e software, dato che entrambi potevano essere aggiunti o rimossi “a caldo”, e un banco di memoria portava in sé, ad esempio, tutto il “software” necessario per farlo funzionare. Tuttavia questo legame così stretto non permette, ad esempio, di far girare un sistema MULTICS su un hardware che non sia specificatamente progettato per lui, dovrebbero essere implementate macchine virtuali capaci di emularlo. Ad ogni modo, esso fu il primo sistema ad essere progettato e costruito con un concetto di sicurezza così come la intendiamo oggi, anche se furono necessari alcuni aggiornamenti hardware per renderlo veramente inattaccabile.
Per gli studiosi, gli appassionati e i curiosi (e perché no, anche per qualche sviluppatore che volesse decidere di sviluppare un emulatore hardware per questo mitico sistema operativo), i sorgenti sono disponibili on line, mentre sul sito Multics degli appassionati di questo S.O. è possibile trovare praticamente di tutto, compresa documentazione, technical papers e una divertente (per chi già ne sa qualcosa di MULTICS) sezione humor.
di Fabrizio Furnari - Programmazione.it