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6 maggio 2008 Visualizzazioni: 457 NetSec

Red Hat: nuove soluzioni di virtualizzazione per RHEL

Red Hat ha annunciato, in collaborazione con HP e AMD, nuove e sofisticate funzionalitĂ  di virtualizzazione per Red Hat Enterprise Linux. Gli utenti possono ora ottenere notevoli miglioramenti nelle prestazioni abbinando nuovi driver ad alte performance con le funzionalitĂ  fornite dal processore Quad-Core AMD Opteron, disponibile nei server HP ProLiant DL585 G5.


Questa soluzione combinata offre ai clienti vantaggi che non sono riscontrabili in altre soluzioni proprietarie, tra cui:

  • Supporto alla tecnologia Rapid Virtualization Indexing AMD;
  • Supporto a guest virtuali configurati con oltre quattro CPU;
  • Prestazioni completamente virtualizzate che si avvicinano a quelle offerte da ambienti non virtualizzati.

Red Hat ha collaborato con HP e AMD per offrire la massima flessibilità operativa a costi contenuti per qualsiasi carico di lavoro, incluse applicazioni e database high-end, consentendo così un utilizzo più efficiente delle risorse hardware.

Oltre a fornire un processore altamente scalabile e a basso consumo energetico, gli Opteron quad-core di AMD supportano una funzionalità avanzata di virtualizzazione chiamata Rapid Virtualization Indexing, che migliora l’efficienza nella gestione della memoria di sistemi operativi guest virtuali. HP è il primo vendor hardware ad offrire sistemi dotati di tali processori. Utilizzando risorse integrate in silicio al posto del software, la tecnologia AMD Virtualization con Rapid Virtualization Indexing, può ridurre notevolmente i cicli hypervisor ed il calo delle prestazioni comunemente associate alla virtualizzazione.

“Red Hat e AMD hanno lavorato a stretto contatto con la comunità open source per garantire che il pieno supporto per Rapid Virtualization Indexing fosse disponibile già con i primi sistemi basati su processore Opteron quad-core AMD offerti da un vendor hardware”, ha dichiarato Earl Stahl, Vice President Software Development di AMD. “Siamo stati in grado di offrire ai clienti i vantaggi immediati di questa nuova tecnologia di virtualizzazione, e siamo lieti delle eccellenti performance raggiunte da Red Hat Enterprise Linux. I clienti di Red Hat, AMD e HP hanno ora a disposizione una delle piattaforme di virtualizzazione più veloci e scalabili attualmente disponibili sul mercato”.

Queste caratteristiche, in combinazione con i nuovi driver para-virtualizzati di Red Hat, offrono significativi incrementi di prestazioni che consentono una transizione piĂą semplice ed efficace verso ambienti virtualizzati rispetto ai prodotti di virtualizzazione offerti dalla concorrenza. Nel test OLTP (online transaction processing), in cui vengono misurate le transazioni al minuto, Red Hat Enterprise Linux ha dimostrato che un guest completamente virtualizzato dotato di 16-CPU, con funzionalitĂ  di Rapid Virtualization Indexing e driver para-virtualizzati, ha migliorato di 21 volte le proprie prestazioni, ed ha raggiunto il 77 per cento delle prestazioni rispetto a un ambiente non virtualizzato, su uno dei piĂą impegnativi workload OLTP su database .

“Molti clienti hanno già abbracciato la virtualizzazione, ma non sono stati finora in grado di ottenerne vantaggi distribuiti sulla propria intera infrastruttura”, ha affermato Scott Crenshaw, Vice President, Platform Business Unit in Red Hat. “Le aziende sono state finora piuttosto riluttanti a virtualizzare le più importanti applicazioni aziendali, per le preoccupazioni legate alla scalabilità ed alle prestazioni, cosa che ha relegato l’attuale generazione di soluzioni di virtualizzazione al consolidamento ed ai sistemi di sviluppo. Utilizzando Red Hat Enterprise Linux con processori Opteron quad-core AMD su server HP ProLiant, i clienti sono in grado di sfruttare i vantaggi della virtualizzazione senza rinunciare al livello di prestazioni tipico delle soluzioni tradizionali”.

Red Hat Enterprise Linux è ottimizzato per il supporto degli attuali sistemi SMP di grandi dimensioni, sia per ambienti operativi host che guest virtuali. I test dimostrano un’eccellente scalabilità in grado di soddisfare la funzionalità offerte dai nuovi sistemi HP a 16-core. I clienti di Red Hat possono configurare dinamicamente ogni guest, aggiungendo o rimuovendo core CPU e consentendo ai guest di utilizzare tutte le risorse disponibili di questi grandi sistemi SMP.

“I clienti possono ridurre i costi energetici, porre un freno alla proliferazione dei server e limitare il tempo richiesto da molte delle attività tipiche dei data center, utilizzando il software HP Insight insieme ad HP ProLiant DL585 – un’ideale piattaforma di virtualizzazione”, ha dichiarato Scott Farrand, vice president, Industry Standard Server Software di HP. “La collaborazione di lunga data tra HP e Red Hat ha contribuito ampiamente ai miglioramenti di prestazioni e scalabilità dei sistemi HP, come il DL585”.

di Filippo Marteno - TuxJournal.net

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