Red Hat sta cercando di metter su un progetto davvero imponente ma allo stesso tempo molto importante, creare un software di virtualizzazione per fare concorrenza ad un “mostro” in questo campo, Vmware.
Per fare questo ha stretto un accordo di collaborazione con quasi tutti i big dell’IT mondiale. Cisco, IBM, Intel, NetApp e SuSE collaborano attivamente con Red Hat per creare questo nuovo strumento di virtualizzazione basato su KVM e un insieme di plugin per la sua gestione. Per stimolare il progetto oVirt e motivare la community di supporto, Red Hat ha deciso di rilasciare il sorgente di RHEV-M con la licenza Apache (ASF). La creazione di questa “grande alleanza” (OVA, Open Virtualization Alliance con più di 200 membri oltre ai big già citati) è voluta da Red Hat per contrastare lo strapotere di VMWare e cercare di imporre KVM al “grande pubblico”. Di sicuro oVirt non farà perdere a Red Hat alcunché dal punto di vista del business, anche perché l’azienda continuerà a fornire Hypervisor e il software di gestione delle macchine virtuali come ha sempre fatto, cioè tramite gli abbonamenti aziendali.
Il modello per la gestione di questo progetto è Eclipse. Cioè avere un ecosistema di plugin e contribuitor del progetto che in questo modo si autosostiene, permettendo così di avere così una piattaforma integrata formata da progetti e tecnologie. Vedremo se la visione di Red Hat avrà fortuna così come è stato all’epoca per IBM con Eclipse. Il progetto verrà presentato ufficialmente a novembre a San José, in California nel campus della Cisco, mentre il codice sarà reso disponibile a breve in dei repository GIT suddiviso in 13 progetti che costituiscono l’ossatura principale di oVirt.