Dopo Air e Flash, Adobe decide di stoppare il supporto di Reader per Linux. L’azienda che ha fatto fortuna con Photoshop si allontana sempre più dal sistema operativo del Pinguino. Ma chi ci perde veramente?
Mentre numerose software house decidono di avvicinarsi sempre più al sistema operativo del Pinguino, ce ne sono altre (che si contano sulle punta delle dita) che cercano invece di allontanarsi. Ed è da considerarsi una scelta da rispettare sì, ma comunque coraggiosa se si pensa che anche Microsoft, da sempre “nemica” di Linux, abbia delle divisioni interne che si occupano proprio di sistemi Open Source e compatibilità con Linux. Eppure, aziende abbastanza note, come Adobe, di Linux non ne vogliono proprio sentir parlare, quasi come se il Pinguino le avesse prese a pugni.
Che Adobe avesse mollato le redini di alcuni progetti su Linux era ormai noto a tutti noi: Flash è solo uno dei tanti esempi, così come Air. Ma qualcuno avrebbe mai immaginato che anche Reader non avrebbe più supportato Linux? Eppure è così. Da qualche giorno, infatti, il sito Web ufficiale del lettore di PDF marchiato Adobe non elenca più Linux e la perdita non è di certo per il sistema operativo del Pinguino.
Senza essere troppo di parte, infatti, gli utenti Linux non avranno da che temere, considerato che di lettori di PDF Open Source ce ne sono davvero un’infinità. Il problema è dunque di Adobe, che perderà quella piccolissima fetta di utenti del Pinguino che aveva deciso di affidarsi a Reader nonostante si trattasse di un software sostanzialmente chiuso. Sono comunque scelte aziendali e nessuno può puntare il dito contro Adobe. Speriamo solo che un giorno non si pentirà di quest’allontanamento. Giusto?
Fonte: Softpedia