>
MENU
ubuntu810-intrepidibexwall-large_001

Ubuntu 8.10: nuovo tema? No, solo un nuovo sfondo

schermata1

KDE lancia i forum di supporto

13 ottobre 2008 Visualizzazioni: 473 Software

OpenOffice.org 3.0: benvenuto tra noi

L’Associazione PLIO annuncia OpenOffice.org 3.0, la terza “major release” della suite di produttività open source che in pochi anni è divenuta un temibile concorrente per Microsoft sul mercato italiano, come dimostra la crescita dei download e delle installazioni negli ultimi anni.


Quasi a celebrare l’avvenimento, oggi viene doppiato il risultato del 2007 con il superamento dei 3.580.000 download dall’inizio del 2008, ovvero uno ogni 7 secondi.

OpenOffice.org 3.0 è molto più di una semplice applicazione di produttività. Con questa nuova versione, i componenti di base - il word processor, il foglio elettronico, il modulo per le presentazioni, quelli per la grafica business, le formule e la gestione dei database - vengono integrati con le funzionalità delle estensioni, che in alcuni casi offrono novità assolute per il mercato dell’office automation. OpenOffice.org ha scelto un approccio architetturale estremamente modulare, che consente a chiunque di aggiungere nuovi servizi e funzionalità.

“La realtà italiana di OpenOffice.org continua a crescere”, afferma Davide Dozza, Presidente dell’Associazione PLIO. “Nonostante il nostro Paese sia tra quelli più indietro nell’adozione di Open Document Format (il formato standard ISO usato in modo nativo da OpenOffice.org), per la tradizionale cautela al cambiamento che pervade il mondo ICT, i singoli utenti, le aziende private e gli enti pubblici continuano a passare a OpenOffice.org per le sue funzionalità e la sua compatibilità con MS Office, caratteristiche che migliorano ulteriormente con la versione 3.0, che è disponibile in modo nativo anche per Mac OS X e quindi ci permette di raggiungere un nuovo gruppo di utenti e dei nuovi mercati”.

OpenOffice.org 3.0 è più potente e veloce rispetto alle versioni precedenti, e con il supporto per i file .accdb di MS Access 2007, quello migliorato per le macro VBA, e la capacità di leggere i documenti OOXML di MS Office 2007, rende ancora più semplice e trasparente la migrazione dal software proprietario a quello libero“, aggiunge Italo Vignoli, Responsabile Marketing del Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org.

OpenOffice.org 3.0 ha un aspetto grafico completamente rinnovato, con un nuovo start center e un nuovo insieme di icone, e offre una lunga serie di funzionalità completamente nuove:

Writer (word processing): visualizzazione di più pagine in fase di modifica del documento, migliore gestione degli strumenti linguistici che vengono installati come estensioni (doppio clic), migliore gestione delle note.

Calc (foglio elettronico): aumento delle dimensioni del foglio a 1024 colonne, nuovo modulo per la risoluzione dei problemi di programmazione lineare, nuove funzionalità di collaborazione per gruppi di utenti.

Impress (presentazioni): possibilità di inserire le tabelle nella presentazione.

Draw (disegno e grafica): aumento delle dimensioni del foglio fino a nove metri quadrati (300cm x 300cm).

OpenOffice.org 3.0 migliora anche il supporto delle estensioni, che offrono alcune funzioni completamente nuove come il supporto multilingue, la reportistica per le aziende, la riduzione delle dimensioni delle presentazioni (comprese quelle di MS Office, di dimensioni megalitiche, sulle quali lo stesso MS Office permette di intervenire solo manualmente), lo schermo per il presentatore, e infine la modifica dei file PDF e la gestione del PDF ibrido, ovvero un file PDF che OpenOffice.org gestisce come un normale file ODF modificabile.

Notizie correlate

di Vincenzo Ciaglia - TuxJournal.net

twittergoogle_pluslinkedinmail
  • http://www.cassolini.it Luigi C.

    3.580.000 download di soldi sottratti all’industria della pirateria e al povero pensionato, zio Bill.
    Forse e molto lentamente ar4riveremo ad un mondo + libero.

  • chetefrga

    salvo chi lo scarica per curiosità e poi dice bleah meglio microsoft office ora e sempre w la pirateria

  • http://www.andreacaccamo.com kaiserxol

    Non concordo con Luigi, io quando faccio qualcosa gradisco che la gente lo paghi perchè sennò in casa non porto soldi. Sono molto contento che OpenOffice sia gratuito, ma se davvero dovesse un giorno diventare diffuso come Microsoft non mi stupirei se venisse fatto pagare. Più utenti, più servizi, più gente che ci lavora dietro e più spese.
    Idem il codice. Se io creo qualcosa che nessuno ha e in cui ho investito molti soldi di ricerca perchè devo metterlo al servizio degli altri? Questo ha senso in un mondo idilliaco dove tutti si aiutano, ma i furbi ci sono!
    Credo molto in OpenOffice e Linux, ma entrambi non credo possano essere gratuiti per sempre (alcune aziende infatti anche nel settore desktop danno distro a pagamento con assistenza dedicata!).

  • http://www.bertoneri.it Mèrk

    Ciao Kaiserxol, dici bene…distro a pagamento con assistenza dedicata… Non paghi la distro, ma la consulenza! In una azienda vale moltissimo la consulenza sul prodotto, è il fattore che fa la differenza.
    Io faccio il commerciale, noi vendiamo tra le tante cose i firewall hardware, non faccio pubblicità però la produttrice (americana) ultimamente punta più sulla parte software/assistenza che sulla vendita del ferro, che ormai tra promo varie te lo regalano quasi…
    Anche noi, che siamo System Integrator, puntiamo più sulla assistenza e manutenzione se possiamo.
    Tornando alle distro, avere una mandriva/ubuntu/suse/fedora SEMPLICI ti aiuta a penetrare nel mercato desktop per poi raggiungere il mercato aziende che è quello che ti paga (volentieri).
    Secondo me possiamo arrivare ad una buona percentuale di utenti home che scaricano/usano/testano e nei casi migliori donano qualche euro, ed una buona percentuale di utenti che in azienda pagano e mantengono lo sviluppo. Se le vecchie RedHat/Suse stanno in piedi da anni con versioni free ed a pagamento ci sarà un motivo no? Qualche introito lo avranno. L’unica che aveva grossi problemi finanziari era Mandrake se non sbaglio…
    Diamo tempo al tempo…. Io la vedo in positivo.
    ciao

  • vac

    Nel mio sito si puo scaricare lo stesso documento in diversi formati: il più richiesto è il PDF, odt e doc sono parimerito.

  • fabrix

    @kaiserxol
    hai scoperto l’acqua calda! ;-)
    Libertà non contrasta mica con guadagno. Il giusto compenso per un lavoro o compito volto non lo nega nessuno, per primo il modello di business del FLOSS. Sono 2 modelli diversi: il vivere di rendita su formati e software proprietari o pratiche anti-concorrenziali va oltre il normale e giusto compenso. �? più un modello speculativo. Con OpenOffice & Linux hai la scelta di avere controllo sui sorgenti (se vuoi e ne sei capace, ma anche se non ti interessa come nel 90% degli utenti hai moltissimi vantaggi indiretti da chi sviluppa il software) ma soprattutto non sei legato mani e piedi ad un singolo fornitore per l’assistenza o l’adattamento del programma (vendor lock-in). Nessuno dice che è tutto gratuito soprattutto per le aziende ed è sacrosanto che sia così. Per l’uso casalingo però il FLOSS ha l’indubbio vantaggio di essere primaditutto *libero* e in conseguenza di questa libertà gratuito proprio per la peculiarietà dell’uso in casa (no-profit).

  • http://www.andreacaccamo.com kaiserxol

    Per la prima volta dopo mesi (…anni?) mi trovo ad affrontare un botta e risposta su un forum senza litigi, guerre, flame ecc. MA ALLORA ESISTE ANCORA GENTE COME ME che non calpesta le idee degli altri e ha una sana discussione!!!
    A parte gli scherzi in effetti molte aziende si stanno “spostando” su assistenza e consulenza rispetto che al software/hardware vero e proprio (forse han visto nel futuro e han capito come sta girando il mercato e dove si può anche guadagnare). Non mi ritengo un esperto di Linux e ancora sono alla ricerca di una mia identità, continuo a sperimentare distro, DE, programmi ecc alla ricerca di quello che più si adatta alle mie esigenze. OpenOffice negli ultimi anni secondo me ha fatto sì che molta gente potesse eliminare il binomio Microsoft+Office, cosa non da poco, ma dal suo Microsoft ha il vantaggio della diffusione sui pc mondiali e dagli anni in cui fornisce sempre le stesse cose agli utenti.
    Nei prossimi anni credo che si raggiungerà una maturità da parte dei 3 concorrenti “principali”, se così posso definirli in modo veloce, che porterà ad un giovamento per gli utenti finali, noi. Microsoft si è resa conto che non può più scaldare la minestra e fare piccole modifiche perchè gli altri non stanno più a guardare, Apple ha capito che per avere più successo deve avere soluzioni anche a costi contenuti per allargare la propria fascia di utenti (domani verranno presentati i nuovi portatili) e Linux con molte distro ha creato un ponte tra Windows e Linux adatto alla maggior parte di utenti, creando O.S. facili, belli e veloci da gestire, oltre che molto automatizzati.
    Vorrei poter dare una sbirciatina nel futuro….. ^_^