Si chiama OpenMediaVault ed è il progetto nato con lo scopo di fornire agli utenti un NAS domestico o aziendale semplicemente utilizzando una distro Linux. Ecco tutti i dettagli e come metterlo alla prova.
Lo spazio sul disco interno del nostro PC, così come quello degli hard disk esterni e delle mille pendrive USB, non basta mai. E allora, perché non decidere di acquistare un NAS e centralizzare tutti i dati presenti nella nostra rete domestica o aziendale? Dopotutto, sul mercato esistono soluzioni decisamente economiche. Le stesse, però, il più delle volte ci lasciano con l’amaro in bocca. Non c’è niente da fare: “chi più spende, meno spende” recita un vecchio detto. E se proprio non abbiamo la voglia di alleggerire di molto il nostro portafogli, possiamo pur sempre pensare ad una validissima soluzione fai da te. Tutto quello che ci occorre è un PC da destinare al nostro scopo, un certo numero di hard disk interni (in realtà ne basta anche uno) ed una distribuzione che trasformi il PC in un vero e proprio NAS.
E di distribuzioni di questo genere il mondo Linux pullula. Fra tutte, oggi vogliamo puntare i riflettori su OpenMediaVault, un progetto che esiste ormai da qualche anno e avviato da Volker Theile, ex membro del ben più noto FreeNAS. OpenMediaVault ha raggiunto da poche ore la sua release 1.0: cosa c’è di nuovo?
La distro è basa su Debian 7.x Wheezy e ciò dovrebbe essere grande garanzia di sicurezza e affidabilità. Gli sviluppatori del progetto hanno però effettuato numerosi cambiamenti, cercando di adattare il sistema ad uno scopo più preciso, ovvero quello di centralizzare tutti i dati dell’utente. Ed è così che è presente un’interfaccia Web (l’unica che ci permette di controllare OpenMediaVault), così come sono presenti funzioni per la gestione energetica dei dischi (APM/AAM). I file system riconosciuti sono GTP, EXT4, EXT4, XFS, JFS. Così come i protocolli supportati nativamente sono SSH, FTP, TFTP, NFS, SMB, CIFS e rsync.
In questa nuova versione gli sviluppatori hanno inoltre effettuato dei cambiamenti proprio all’interfaccia Web. Più precisamente, non viene più utilizzato il Web server Apache2, ma Nginx. Se vogliamo scoprire di più o vogliamo procedere subito al download di OpenMediaVault 1.0 (da provare magari su una macchina virtuale), non ci resta che fare un salto sul sito Web ufficiale del progetto.
Fonte: Softpedia