Il prossimo futuro segnerà una rivoluzione nel mercato dello sviluppo software, un cambiamento mai visto prima e forse un importante evoluzione dell’intero settore. Il modello open-source sta rapidamente crescendo e influenzerà pesantemente tutti i produttori, obbligandoli a ridefinire il loro modello di business.
Secondo una ricerca della Gartner, esperta in analisi di mercato, i prodotti open-source occupano ora il 13% del mercato, per un valore di 66.2 miliardi di Euro. Tuttavia le proiezioni per il 2011 prevedono uno share pari al 27%, per un giro d’affari di circa 121 miliardi di Euro. Il modello open-source garantisce prezzi significativamente più bassi rispetto alle controparti commerciali e ciò obbligherà le software house a riscrivere il proprio modello di business per riuscire a mantenere i prezzi abbastanza bassi e per poter competere con loro.
Inoltre Laurie Wurster durante il suo intervento “Measuring Open Source Market Influencers” al Gartner Open Source Summit ha dichiarato che la stessa adozione dell’Open Source ne influenzerà la crescita, dimostrazione di un modello sufficientemente evoluto da tener testa alle gradi case del Software proprietario.
Sempre secondo un altro sondaggio eseguito dalla Gartner, su 295 imprese tra Stati Uniti ed Europa , in questo momento circa il 23,6% utilizza anche software Open e ne pianificano una adozione crescente per il prossimo anno, con una crescita media del 25,9%. Dati che vanno a chiarire il quadro nel quale si prevede un maggiore utilizzo di software prodotto internamente, dal 27.1 al 28.1%, mentre vede calare l’adozione di software proprietario che passa dal 48.6 al 45.5%.
Una delle motivazioni principali di questo successo si trova in alcune licenze open-source che, permettendo l’uso del codice a prezzi molto bassi, danno il vantaggio agli sviluppatori di non dover riscrivere porzioni di codice già scritte da altri, ovvero non dover reinventare la ruota. Questo modello è basilare per aziende start-up che vedono nell’Open Source uno spiraglio nel mercato controllato dalle grosse e pachidermiche aziende del software. E ciò non può che favorire il dinamismo nell’intero settore.
di Domiziano Russo - TuxJournal.net