Sun Microsystems, nella persona del suo CEO Jonathan Schwartz, è convinta che la questione sollevata dalla NetApp riguardo ai suoi presunti sette brevetti infranti dalla tecnologia ZFS della Sun non voglia far altro che sminuire il lavoro dell’intera comunità Open Source.
La NetApp, società specializzata nelle soluzioni di storage, pare non voglia sentire altre motivazioni dalla Sun riguardo alla sua ostentata non colpevolezza sulla faccenda, al punto che l’ha già chiamata in giudizio in una corte federale del Texas.
Dall’altra parte, Jonathan Schwartz, nel suo blog si dice estraneo alle accuse mosse dalla NetApp riguardo alla presunta vendita, da parte di Sun, di licenze su prodotti che utilizzavano la tecnologia WAFL (Write Anywhere File Layout), insieme ad alcune altre, della famosa società impegnata nelle soluzioni di storage. Il CEO di Sun risponde alle accuse affermando che la volontà della Sun è stata sempre quella di accettare i termini di licenza riguardo alle tecnologie NetApp e di utilizzarle nelle proprie soluzioni senza interferire in alcun modo sui brevetti di quest’ultima.
Schwartz dichiara: “Invece di discutere sulle licenze la NetApp ha deciso direttamente di portarci in tribunale in modo da non permetterci più l’utilizzo delle tecnologie in questione. E’ chiaro come la NetApp veda nella nostra tecnologia open-source ZFS un evidente campo di competizione. Per combatterci ha così deciso di portarci in tribunale.”
La società dichiara inoltre di vedere questa mossa come un vero e proprio attacco diretto all’intera comunità Open Source. Schwartz conclude infatti affermando: “La crescita della comunità Open Source non può essere soffocata dalle società che basano i loro profitti su soluzioni proprietarie. Spero che tutti abbiano imparato la lezione.”
di Vincenzo Ciaglia - TuxJournal.net