Gli sviluppatori vogliono dare una ripulita al codice di Linux andando a rimuovere il supporto per l’hardware obsoleto? Fino a quando ci sarà un solo utente che utilizzerà un qualsiasi componente, anche antiquato, il supporto non verrà rimosso.
Linus Torvalds è un uomo che non ha bisogno di presentazioni, almeno per noi amanti di Linux e, più in generale, dell’Open Source. Il più delle volte, i riflettori sono puntati su di lui esclusivamente quando un qualche sviluppatore o una grande azienda informatica gli scatenano quegli scatti di ira che sfociano poi in dichiarazioni molto dure e che, in alcuni casi, superano i limiti della decenza. Ma, comprendendo la passione e la dedizione allo sviluppo del kernel Linux, in un qualche modo lo si giustifica: Mr. Torvalds ci tiene a fare le cose per bene, tiene al buon nome del Pinguino e tiene a tutti gli utenti che utilizzano Linux. In un certo senso, siamo tutti figli di Linus Torvalds. E se quest’ultima affermazione può sembrare a qualcuno un po’ esagerata, beh, basta continuare a leggere questo post per rendersi conto di quanto Mr. Torvalds consideri anche uno solo degli utenti Linux un membro della famiglia.
Come ben sappiamo, ogniqualvolta c’è da ripulire un po’ il codice di Linux, Torvalds va in estasi: dopotutto, ripulire vuol dire anche alleggerire il codice, andando a rimuovere il supporto per quell’hardware ormai dichiarato veramente obsoleto (parliamo di componenti mandati in pensione ormai da più di 20 anni). Al tempo stesso, però, Torvalds adotta una politica molto rigorosa: finché c’è almeno un utente che utilizza hardware anche molto antiquato, il supporto ad esso non verrà rimosso.
Certo è che verificare quale tipologia di hardware viene utilizzata dagli utenti Linux non è semplice. L’unica certezza è data dal feedback degli utenti che magari informano gli sviluppatori del kernel Linux circa l’hardware utilizzato. È il caso di Maciej W. Rozycki che, avendo letto della richiesta di rimozione del supporto per la vecchia scheda di rete EISA FDDI ha subito inviato una contro-richiesta. L’oggetto? Cercare di mantenere attivo il supporto.
Quindi, se in realtà abbiamo un utente che lo utilizza, no, non possiamo rimuovere il supporto EISA.
Queste le parole utilizzate da Mr. Torvalds. Dunque, basta solo chiedere. “Chiedete e vi sarà dato”. Sì, ma solo su Linux.
Fonte: Softpedia