Da un po’ di tempo non si sente più parlare in giro dell’accordo tra Novell e Microsoft, che nei primi tempi aveva suscitato molte polemiche. Microsoft ha usato l’accordo per diffondere FUD su Linux, affermando che Linux avrebbe violato più di 235 brevetti Microsoft. Adesso Novell sta facendo la stessa cosa ma in modo diverso.
Una società ha tenuto una conferenza, che è possibile scaricare da questo link, organizzata dal Massachusetts Technology Leadership Council, nella quale affermava che quando ha bisogno di fare un accordo con un futuro cliente l’approccio è il seguente: “Quale Linux vuoi? Quello che funziona con Windows o quello che non funziona con Windows?“. Il riferimento a Linux che non può funzionare con Windows ha portato Novell a dire che Red Hat Linux, la distribuzione Linux più venduta, ha meno possibilità di interoperabilità con Windows, semplicemente perché Novell ha fatto quell’accordo.
La rappresentativa Novell ha citato cinque aree di interoperabilità su cui le due compagnie stanno collaborando: virtualizzazione, software di gestione del sistema, servizi di directory, formati di documenti (ODF e OOXML) e Silverlight.
Ciò può portare a pensare che Novell stia sviluppando un Linux non-standard, un Linux orientato solo all’interoperabilità con Windows. In altre parole, Novell ha un qualcosa in più rispetto a Red Hat per via dell’accordo con Microsoft. Novell sta sperando che il lungo silenzio sull’accordo presto porterà la gente ad accettare l’accordo e a scegliere Suse come distribuzione Linux. Dunque anche Novell sta usando lo stesso FUD che Microsoft ha usato per incrementare le proprie vendite. E, allo stesso tempo, alcuni dei suoi dirigenti ci tengono a precisare che non sono d’accordo con le affermazioni spesso ripetute da Microsoft circa le violazioni dei brevetti.
Novell sta cercando di sfruttare quel timore che Microsoft ha cercato di diffondere tentando di accrescere i propri clienti. E nella sua impresa è aiutata e supportata da tutti coloro che stanno in silenzio. In Novell risiedono due dei cosiddetti supremi dell’open-source: Miguel de Icaza e Nat Friedman. Nessuno dei due ha detto una parola su questa questione e molto probabilmente non commenteranno questa situazione per il momento. E’ meglio starsene calmi, abbassare la testa e lasciar scatenare la bufera. Fare diversamente significherebbe correre un grosso rischio. Un’altra cosa che viene chiarita a questa conferenza è il fatto che il patto Novell-Microsoft non previene le due aziende dal citarsi l’un l’altra.
Ora è lecito chiedersi: a chi è convenuto di più questo accordo? Novell o Microsoft? Poiché Unix esiste da molto più tempo di Windows sembrerebbe molto più probabile un flusso di idee da Unix a Windows piuttosto che il contrario. Per l’utente medio di Linux è in qualche modo disgustoso ascoltare gli atti di un congresso di questa natura e sentire Novell e Microsoft dedicarsi a questi scontri verbali. Inoltre alla conferenza non erano presenti esperti di tecnologia ma solo esperti di vendita ed avvocati, e ciò dovrebbe dire già molto circa la natura dell’affare.
Ciò che preoccupa entrambe le aziende è la forte crescita di Red Hat, che ha recentemente annunciato di aver raddoppiato i propri guadagni. Microsoft sta cercando di sfruttare Novell per porre freno allo sviluppo di Red Hat e per sminuire quella che fu la prima azienda Linux.
Sfortunatamente per loro, l’affare Novell-Microsoft non ha intaccato gli affari di Red Hat in nessun modo.
di Francesco Argese - TuxJournal.net