L’azienda che negli ultimi anni ha dovuto praticamente reinventarsi come una “Linux company” continua a soffrire la crisi globale e ha da poco deciso che manderà a casa tra i 100 e i 130 dipendenti.
Brutte notizie in casa Novell. Nonostante negli Stati Uniti ci sia un boom di offerte di lavoro nell’ambito Linux - pare che da gennaio ad oggi siano aumentate del 6% - Novell ha deciso di tagliare i costi pianificando licenziamenti che abbracceranno tra i 100 e i 130 dipendenti. Si tratta di circa il 3% dell’intera forza lavoro dell’azienda a livello mondiale, che ricordiamo ad oggi vanta ben 3.900 dipendenti in varie parti del mondo. Matt Asay su CNet ha dichiarato che, secondo le sue fonti, è il reparto Workgroup a soffrire maggiormente mentre Ian Bruce, direttore delle relazioni pubbliche Novell, ha subito ribattuto affermando che i tagli interesseranno diversi dipartimenti e varie sedi nel mondo. Degno di nota è il trattamento per i licenziati: Novell si impegnerà a continuare a pagargli lo stipendio per alcuni mesi, in baso all’anzianità aziendale. Insomma, prima che trovino un altro lavoro. Per chi invece ha avuto la fortuna di rimanere a bordo, per un certo periodo verranno sospesi i contributi 401(k).
FONTE: CNet