A dirlo è il leader del progetto, Sam Spilsbury, che, come molti, non sembra apprezzare la frammentazione dell’ecosistema Linux.
Sam Spilsbury, sviluppatore che sta a capo del progetto Compiz, non sembra essere molto convinto delle potenzialità di Wayland a tal punto che non crede ci sia la necessità di sviluppare il gestore finestre anche per questo server grafico.
Tutto, almeno secondo lui, è da imputare alla crescente frammentazione dell’ecosistema Linux che non porta sostanziali miglioramenti ma solo ad una sottospecie di concorrenza tra progetti che si occupano di obiettivi del tutto simili fra loro.
Ecco le parole di Sam Spilsbury:
Effettivamente, che cosa fornisce Compiz agli utenti di questi sistemi? […] Niente delle funzionalità che l’utente vuole davvero dipende dal nostro compositing. Non c’è niente di così speciale nel nostro motore che offre una ragione di esistere […] Non ci sono implementazioni della ruota. Ci sono più implementazioni di intere auto che fanno quasi la stessa cosa, ma in maniera un po’ diversa da tutte le altre. Alcuni dicono che questa sia la più grande forza del software libero. Ora che conosco il pedaggio personale e tecnico della frammentazione, lo vedo solo come la sua più grande debolezza.
Fonte: OS News