Ieri Mozilla ha festeggiato 10 anni di attività . Il 31 marzo 1998 è il giorno in cui il primo codice Mozilla è stato messo a disposizione del pubblico con licenza open source.
Mitchell Baker, presidente di Mozilla, ha ripercorso sul suo blog i punti salienti di questi dieci anni, fatti non solo del famoso Firefox, ma anche di altri progetti interessanti come Thunderbird, SeaMonkey, Camino, Bugzilla e Calendar, che hanno raggiunto milioni di utenti, per l’esattezza circa 170 milioni.
L’idea di base era che una comunità open source potesse promuovere l’innovazione e la possibilità di scelta nell’ambito delle principali tecnologie collegate a internet, cosa che i grossi fornitori non potevano fare. E, osservando i risultati, diciamo che ci sono quasi riusciti: il futuro è promettente.
A dirlo non siamo solamente noi, ma vi sono anche delle ricerche. L’ultima è quella di Forrester Research, che si è occupata di studiare le quote di mercato di Firefox nel settore enterprise, ovvero nelle imprese, tra gli utenti cosiddetti business. Rispetto all’anno passato, Firefox è stato in grado di raddoppiare la sua quota, raggiungendo il 18 percento.
Tutte le versoni di Internet Explorer detengono una quota ancora cospicua, parliamo infatti del 79 percento. Agli altri browser - Opera, Safati, etc - rimane un misero 3 percento. Ciò che colpisce, come riporta Forrester è “che Mozilla continua a spendere poche energie per far sì che i manager IT adottino Firefox. Manca ancora un pacchetto ufficiale MSI e gli utenti non hanno la possibilità di pagare un servizio di supporto. Tuttava, Firefox non può più essere accusato di essere immaturo“, viene scritto sul report di Forrester.
Dalla ricerca, oltre ai complimenti per il browser di Mozilla, emergono delle bacchettate per il browser di Microsoft.
“Non solo Internet Explorer 7 ha fatto poco per ‘sedare la rivolta messa in atto da Mozilla’, ma il produttore sta avendo problemi a far abbandonare IE6. Alla fine del 2007 - 15 mesi dopo l’uscita di IE7 e un mese prima dell’uscita della beta 1 di IE8 - solo il 30% degli utenti enterprise Internet Explorer è passata alla nuova versione del browser. Persino con l’induzione di Microsoft attraverso gli aggiornamenti prioritari automatici, l’apatia degli utenti enterprise si è rivelata difficilmente aggirabileâ€.
Forrester, ciliegina sulla torta per Microsoft, consiglia agli utenti IE6 di attendere Internet Explorer 8, sicuramente “più rispetto degli standardâ€.
La parola passa agli utenti business: il successo di Firefox è figlio della bontà del browser o solamente delle deficitarie funzionalità di Internet Explorer 7?
di Manolo De Agostini - Tom’s Hardware