Ammonta a un milione di euro il risparmio annuo realizzato ad oggi dal Comune di Modena grazie alla politica interna di conversione all’open source e cioè all’utilizzo di prodotti informatici liberi da licenze a pagamento.
In particolare, nella sala macchine del Settore sistemi informativi a farla da padrone sono i server Linux. Il grande balzo in avanti è stata la sostituzione, avvenuta due anni fa, del calcolatore centrale della macchina comunale con un server con questo sistema operativo. Un’operazione che ha consentito al Comune di risparmiare 478 mila euro nel secondo semestre del 2008, oltre 730mila euro nel 2009 e oltre 810 mila nel 2010. Non solo. Attualmente è in corso una progressiva sostituzione di Microsoft Office con Open Office nelle 1600 postazioni pc all’interno del Comune. Il processo, che ha per ora interessato 1.125 utenti, ha già consentito di risparmiare oltre 300 mila euro e sarà ultimato nel 2011, quando il risparmio sarà quantificabile in 400 mila euro.
“Per sostenere il personale nel cambiamento abbiamo aperto un apposito spazio nell’intranet aziendale e organizziamo numerosi corsi di formazione già seguiti da oltre 750 utentiâ€, spiega l’assessore alle Risorse umane e strumentali del Comune Marcella Nordi, precisando che “i prodotti open source, oltre a consentire rilevanti risparmi, offrono un livello ottimale di efficienza e funzionalità garantito dall’assistenza e dalla manutenzione svolta quasi interamente da personale internoâ€. Altri 30 mila, infine, sono stati risparmiati utilizzando il software libero per il sistema di gestione documentale che include l’archivio paghe e l’anagrafe degli immobili comunali.
Fonte: Adnkronos