Questi sono i punti di forza del nuovo PC prodotto da CompuLab. Il prezzo? Non poi così abbordabile. Scopriamone di più.
Linux Mint è una delle distro più apprezzate dagli utenti del Pinguino. Più e più volte, infatti, abbiamo invitato i nostri lettori a dare uno sguardo alle classifiche di download mostrate su DistroWatch.com: certo, non si tratta di un dato definitivo (considerato che molti utenti preferiscono scaricare le distro raggiungendo direttamente i rispettivi siti Web ufficiali), ma è comunque sufficiente per farsi un’idea generica. Sta di fatto che già nel 2012, gli sviluppatori di Linux Mint annunciarono una nuova partnershio con il produttore israeliano CompuLab per la realizzazione e la distribuzione dei cosiddetti MintBox. Per chi non lo sapesse, non sono altro che PC, dal design che può piacere o meno, equipaggiati già di fabbrica proprio con Linux Mint.
Che i MintBox siano un successo o meno, non siamo di certo noi a dirlo. Quel che è certo è che da quel primo esperimento seguirono nuovi modelli di PC: prima il MintBox 2 ed ora, o meglio a breve, il MintBox Mini. Come si intuisce già dal nome stesso, si tratta di una particolare rivisitazione del MintBox 2 in versione ridotta: dopotutto, i Chromebox stanno dimostrando che la gente apprezza soluzioni desktop estremamente compatte particolarmente adatte per gli usi più disparati (media center, ad esempio).
Ma l’hardware del MintBox Mini non è quello del MintBox 2. Anche su questo comparto, infatti, andava fatto qualche ritocco. Così, la CPU che troviamo al suo interno è un AMD A4 6400T, un quad core da 1 GHz. Il quantitativo di memoria RAM è pari a 4 GB, mentre lo spazio interno è fissato a 64 GB (SSD). Non mancano 5 ingressi USB (3 2.0 e “solo†2 3.0), doppia uscita HDMI, jack per il collegamento di cuffie e microfono e un lettore di schede MicroSD. E la connettività ? Il MintBox Mini offre una scheda Wi-Fi draft N già integrata e una porta Ethernet.
Veniamo al prezzo. CompuLab ha intenzione di distribuire il MintBox Mini per 295 dollari. No, al cambio attuale non equivalgono a 250 euro, ma a 295 euro. Come spesso accade, infatti, non viene applicato il rapporto di cambio di valuta per i prezzi da applicare in Europa. E anche se siamo disposti a togliere di tasca quasi 300 euro, dovremo comunque attendere la primavera. Maggiori informazioni sono disponibili su questa pagina. Ah, quasi dimenticavamo: amate Linux Mint? Se la risposta è affermativa, sarete lieti di scoprire che parte dei ricavati delle vendite delle MintBox viene devoluta proprio agli sviluppatori di Linux Mint.
Fonte: OMG! Ubuntu!