MINIX3 è un sistema operativo open source sviluppato per avere alte caratteristiche di affidabilità , flessibilità e sicurezza. Esso è la prima versione ufficiale di MINIX, che cerca di uscire da una realtà puramente universitaria e didattica per approdare sui computer degli utenti, o almeno queste sono le intenzioni. Per questa ragione la terza versione, pur mantenendo i tratti comuni delle precedenti, si differenzia in modo sostanziale in termini di codice ed usabilità .
In particolare MINIX3 ha la presunzione di diffondersi in molti settori e ambienti applicativi tra i quali citiamo quelli in cui è necessaria un’alta affidabilità , gli ambienti nei quali le risorse sono limitate, come ad esempio i dispositivi a basso consumo energetico per i computer destinati al terzo mondo e sistemi embedded come i chip presenti all’interno di elettrodomestici, videocamere o sistemi di telefonia.
Gli ambienti sopracitati sono ideali per l’utilizzo di questo nuovo sistema operativo, in quanto l’hardware che richiede è veramente esiguo. Si parla di computer 386, 486 o Pentium compatibile che equipaggiano 16 MB di RAM (esiste anche una versione a 8 MB, ma estremamente più lenta). Il sistema operativo può essere eseguito direttamente da CD per cui non richiederebbe un disco rigido a meno che non si desiderasse una vera e propria istallazione, per la quale sono tuttavia sufficienti 50 MB (fino ad un massimo di 600 per chi vuole tutti i sorgenti istallati).
MINIX3 è codificato in modo essenziale, in kernel mode girano circa 4000 linee di codice; in user mode ogni parte è divisa in piccoli moduli che possono essere caricati in modo individuale. Il grado di maturità del sistema operativo è ancora basso e neanche vicino a quello di altri S.O. open source. Per chi volesse provarlo, il sito ufficiale offre un libero download ed una serie di screenshot esplicativi.
Dato il contesto accademico nel quale è nato il progetto la documentazione di sviluppo non può che essere accurata e disponibile alla consultazione. L’università è la Vrije University di Amsterdam che ricordiamo avere come membri persone del calibro di Andrew Tanenbaum, che hanno prodotto libri e materiale didattico universale e utilizzatissimo in tutte le facoltà informatiche, anche italiane.
di Alessandro Vinciarelli - Programmazione.it