Il colosso di Redmond ha Linux in testa: l’idea è quella di realizzare una release di Microsoft Office compatibile per la piattaforma del pinguino già a partire dal 2014. Ma riuscirebbe ad ottenere successo?
Il mercato Android e in costante crescita, così come quello di Linux, molto probabilmente dovuto anche alle numerose iniziative commerciali dedicate al gaming sulla piattaforma del pinguino, primo fra tutti Steam.
Microsoft si trova dunque “costretta” ad aprirsi ai sistemi operativi alternativi (anche se già da tempo l’ha fatto con Apple) e lo fa pensando a sviluppare una versione della popolare suite da ufficio Office compatibile con la piattaforma Linux.
La data di rilascio dovrebbe essere già fissata o quantomeno si parla del 2014. Quel che è certo, almeno al momento, è che il 2013 sarà l’anno del debutto di Office per Android.
Chiunque volesse rinunciare alle suite gratuite e Open Source quali LibreOffice o OpenOffice, ad esempio, può già installare alcune versioni di Microsoft Office utilizzando Wine. Ma quelli di Redmond sembra stiano però pensando ancor più in grande, anche se, in tutta onestà, le probabilità di successo ci sembrano abbastanza basse.
Per quale motivo un utente Linux dovrebbe buttar via valide soluzioni Open Source come quelle citate poche righe più in su? Ciononostante, l’unico prodotto firmato Microsoft disponibile su Linux, Skype, sembra riscuotere un discreto successo.
Ma, come al solito, Microsoft ci ha visto bene: tante organizzazioni pubbliche sono già migrate (o lo stanno ancora facendo) ad ambienti Linux e dunque Office potrebbe trovare terreno fertile specialmente in questi scenari, dove migliaia di dipendenti sono ormai abituati ad utilizzare la suite d’ufficio proprietaria.
Non ci resta che stare fermi ad osservare anche se questa decisione va in un certo senso considerata come l’ennesima vittoria per Linux: se Microsoft cerca di “invadere” il sistema operativo del pinguino, vuol dire che finalmente il colosso di Redmond lo tiene seriamente in considerazione come rivale. Speriamo solo non sia un cavallo di Troia.
Fonte: Phoronix