Ci risiamo. L’eterna telenovela che vede come principali protagonisti la società dal cappello rosso e quella di Redmond non sembra essere giunta al capolinea. Prima le dichiarazioni di Red Hat su un presunto contatto avuto con la Microsoft circa le proprietà intellettuali ora quelle della Microsoft che smentiscono il tutto. A chi credere?
Una cosa è certa, o almeno così sembra essere: Microsoft e Red Hat non sono state mai vicine ad un accordo che riguardasse la cooperazione circa le proprietà intellettuali. A confermarlo è stata la società di Redmond.
“Red Hat e Microsoft hanno discusso solo per quanto riguarda l’interoperabilità tra i due sistemi operativi ma nessuna di queste conversazioni ha avuto a che fare con la cooperazione circa le proprietà intellettuali“, dichiara Horacio Gutierrez, vice presidente del ramo relativo alle licenze e alle proprietà intellettuali della Microsoft.
Questa dichiarazione dovrebbe, una volta per tutte, mettere a tacere le malelingue che vedevano in Red Hat l’ennesima società plagiata o corrotta dallo strapotere Microsoft e dai suoi quattrini.
Gutierrez ci tiene a precisare che la voglia matta della Microsoft di collaborare in nome dell’interoperabilità non è nata dal nulla. Risulta infatti che molti clienti di quest’ultima, ultimamente, abbiano chiesto di poter lavorare con entrambi i sistemi operativi piuttosto insistentemente da portare la Microsoft ad intavolare la richiesta di collaborazione presso Red Hat.
Dall’altro lato, Paul Cormier, dirigente Red Hat, dichiara che la società è ancora interessata, e lo sarà sicuramente in futuro, a collaborare con la società di Redmond solo sul lato dell’interoperabilità , senza sfociare in collaborazioni sui brevetti software dunque. Solo in questo modo è possibile, secondo Cormier, risolvere i problemi dei rispettivi clienti.