A dirlo è Mark Shuttleworth, numero uno di Canonical. Lato mobile, grazie ad Android, la battaglia è stata vinta. Ma sul desktop c’è ancora molta strada da fare.

Il numero uno di casa Canonical sta facendo di tutto per porre fine al predominio Microsoft. Senza giudicare positivamente o negativamente l’operato di Mark Shuttleworth, c’è da dire che nonostante il grande impegno, Canonical, così come tutti gli altri grandi nomi del mondo Linux, non riescono a trovare soluzione al primo, vero, grande bug dell’OS del pinguino. Qual è questo bug? Windows, ovviamente.

È un bug che purtroppo ci portiamo dietro da troppi anni, fin dai tempi in cui non era possibile acquistare un nuovo PC senza trovarci dentro la release Windows del momento. E allora Shuttleworth incomincia a sognare, immaginando un giorno in cui, al momento dell’acquisto, non troveremo più software proprietario preinstallato. Provate a fare un giro nei negozi delle vostre città, specialmente nelle grosse catene di distribuzione informatica: quanti sono i PC esposti venduti con una qualsiasi distro Linux? Nessuno, purtroppo.

Ma questo bug potrebbe ben presto essere risolto e a contribuire alla sua chiusura c’è anche Android. E se a dirlo è lo stesso Shuttleworth, che come ben sappiamo è in procinto di presentare al grande pubblico la versione mobile di Ubuntu, c’è da riflettere.

Android non può essere la mia o la vostra prima scelta Linux, ma è senza dubbio una piattaforma Open Source che offre sia vantaggi pratici che economici per gli utenti e per l’industria.

Ma se lato mobile dunque il bug Microsoft è da ritenersi praticamente risolto, lato desktop non è così, purtroppo.

Fonte: HotHardware