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ooocon2010

OpenOffice.org: il decimo anniversario si festeggia a Budapest

30 giugno 2010 Visualizzazioni: 610 Eventi

L’Università di Torino passa ad Ubuntu: e le altre?

Da settembre l’Edisu Piemonte (l’Ente per il Diritto allo Studio Universitario) adotterà in tutti i computer presenti nelle proprie aule studio e residenze universitarie sistemi operativi open source.


A stabilirlo una delibera del Consiglio di Amministrazione datata 26 maggio 2010 che sancisce il passaggio dall’utilizzo di software proprietario (Windows) a software libero (Ubuntu, “famiglia” Linux). Una decisione che arriva dopo una battaglia di mesi condotta dagli Studenti Indipendenti (rete di collettivi universitari) tramite il loro rappresentante nel CdA dell’Edisu; un’azione costante e tenace passata per l’attivazione di commissioni ad hoc fino alla delibera finale. “Una scelta politica, quella dell’Ente, che garantirà in futuro la possibilità di risparmi evitando l’acquisto delle licenze Windows e pone l’Edisu dalla parte del software libero e per la sua diffusione”, dichiarano i promotori dell’iniziativa. Sul lato risparmi la strada non è ancora spianata, l’Edisu, in quanto ente pubblico, deve passare per i propri acquisti tramite un consorzio nazionale denominato CONSIP; ad oggi nel reperire ogni singolo PC è inevitabile acquistare anche il sistema operativo Windows per assenza di offerte in altro senso. La delibera approvata, in controtendenza con tale consuetudine, impegna il Direttore dell’Edisu ad “inviare esplicita richiesta alla CONSIP per l’effettuazione di una bando concernente la fornitura di PC e altro hardware privo di sistema operativo preinstallato”.

“In un Piemonte ed un’Italia dove a vincere sono coloro che quotidianamente alzano muri, simbolici e non, abbatterne uno che ostruiva la libera diffusione del sapere è un dato in controtendenza. Questa vittoria è anche la dimostrazione che la rappresentanza può assumere i caratteri dell’insorgenza e portare all’interno delle istituzioni temi normalmente lasciati alla porta”. Qual è la situazione nei vostri atenei?

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  • http://www.gnu.unisi.it Silvio Pucci

    Vi segnalo che l’Università degli Studi di Siena ha iniziato da almeno un anno e mezzo un progetto denominato GNUnisi e documentato ampiamente dal sito http://www.gnu.unisi.it la cui prima fase si conclude oggi e che ha consentito di migrare a software libero oltre un quarto dell’intera struttura. Molte strutture migrate a GNU/Linux sono aule informatiche e sale di lettura delle biblioteche. Invito a visitare il sito citato dove potete trovare anche una ricca rassegna stampa sull’argomento.

  • jack

    E ci siamo di nuovo… di nuovo gente non competente che identifica i costi di un sistema al “costo delle licenze”.
    NON e’ così!
    Windows costa ma è comodo perchè è tutto integrato, Linux no… che piaccia o meno.

    A parte il fatto che a me piace MOLTO l’idea di una rete di macchine Linux, per gestirle servono competenze.

    • Mondonauta

      posso sapere ke intendi dire con “Windows costa ma è comodo perchè è tutto integrato, Linux no”?
      mi sarei aspettato più un “Windows è comodo perché la stragrande maggioranza di case software fanno programmi solo per Windows”, ma “tutto integrato” proprio no… è vero ke nn installo windows da un bel po’ di tempo, ma a me risulta ke quando installo il sistema operativo microsoft devo successivamente installare tutti gli altri programmi, mentre in linux ho quasi tutto pronto già a fine installazione!

    • Stefano

      Integrato dove? Quando? Forse non hai mai visto linux…
      E non vedo cosa ci sia di difficile nel gestire una rete se ci sono host linux. Forse l’integrazione in ldap è meno facile…
      Ciao

    • Andy

      Linux è un kernel, windows un sistema operativo completo, ovvio che la tua frase non faccia una piega.
      Ma il confronto devi farlo con ubuntu-linux, una distribuzione che proprio per definizione della stessa “INTEGRA” quantità di software notevoli, che in windows devi procurarti in un secondo momento.
      Quindi sbagli,
      Ubuntu è molto più integrato di windows.

  • pEDROX

    jack, o sei un reseller winzozz, tra l’altro poco competente, o dimostri di non aver mai visto un sistema linux;
    oppure il tutto integrato non prevede l’installazione di driver delle periferiche, driver di stampa, installazione (nel 99 percento craccando) di software per fare tutto, anche per scrivere una lettera…
    windows non ha più motivo di esistere e di chiedere soldi per le nuove versioni di software che fanno esattamente quello che faceva vent’anni fa wordstar o 123 lotus…

  • Jacopo

    Qui a Padova su quasi tutti i pc è installata Ubuntu in dual boot con Windows XP. Da notare che Windows non lo usa quasi nessuno…

  • http://dariocavedon.blogspot.com/2009/08/luniversita-di-verona-passa-al-software.html iced

    Anche l’Università di Verona è passata al sw libero (vedi mio post)
    Speriamo che anche le altre… un po’ alla volta… lentamente…

  • http://gabbiani.wordpress.com Carlo

    Nelle università di Firenze e Bologna “Finestre” regna purtroppo indisturbato. Esistono, per la verità, rare eccezioni come il Polo Scientifico di Sesto Fiorentino dove si è instaurata una pacifica convivenza dovuta al fatto che il OS di casa Microsoft ha tentato di fare come suo solito di testa sua, nonostante i tentativi disperati dei rivercatori di convincerlo a fare quello che gli avevano chiesto: mai si è vista testa più dura.

    Vorrei sottolineare come mi sia capitato di notare che in entrambi gli Atenei almeno parzialmente il lavoro dei tecnici venga portato avanti con macchine su cui è installato GNU/Linux…

    Infine, faccio presente che almeno in un’occasione ho introdotto il discorso ai gruppi studenteschi fiorentini ricevendo nessuna particolare attenzione.