Il mercato dei giochi per Linux è da sempre uno degli aspetti più negativi e di maggior ostacolo per la community del pinguino e l’open source. Da sempre infatti uno dei più grandi difetti attribuiti a questo sistema operativo è la mancanza di giochi di livello capaci di attrarre gli utenti più esigenti.
Viene dunque da chiedersi se i linux-dipendenti si siano guardati attorno e divisi tra Wii e Playstation3, quest’ultima tra l’altro offre un buon supporto per Yellow Dog Linux. Questa mancanza di giocatori, ma sopprattutto la scarsa richiesta del mercato, fa si che grandi case, EA in primis, non vengano attratte dall’idea e si concentrino sul sempre sicuro Microsoft o sui nuovi sistemi Apple.
Fece eccezione, anni fa, per la casa produttrice Loki, la quale portò sul sistema operativo open-source vari giochi epici quali Civilization e Unreal. In realtà la maggior parte delle case si sta adeguando allo sviluppo di giochi non open-source e concentra maggiori sforzi sulle piattaforme emulative quali Cedega o ReactOS per il funzionamento dei prodotti Microsoft su Linux.
Stanchi di giocare al pur sempre divertente SuperTux e desiderosi di passare a qualcosa di più potente, soprattutto dal punto di vista del mototre grafico 3D, molti appassionati si sono concentrati ed appassionati alla comunità open-source di Cube. Reperire i giochi in rete non è poi cosi facile ma possiamo segnalare un paio di fonti da cui attingerne di vecchi e gloriosi e di più nuovi. The Linux Game Tome è probabilmente il re per quanto riguarda la prima categoria, mentre per le nuove uscite segnaliamo Liberated Games.
Insomma per concludere non possiamo ritenerci granchè soddisfatti dal mercato. Resta da capire chi, tra gli utenti e le case produttrici, dovrà fare il primo passo in tal senso. Certo che una sempre più agguerrita e solida comunità Linux non potrà che accattivare le ambizioni degli sviluppatori.
Ma se fossero proprio questi a fare il primo passo non ne trarrebbe maggior beneficio anche la comunità?
di Diego Dagassolemi - TuxJournal.net