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26 maggio 2010 Visualizzazioni: 873 HowTo, Software

Linux Mint: ecco come installare il MintMenu su Ubuntu

Una chicca per tutti gli utenti di Ubuntu: diamo una rinfrescata al look della distribuzione Canonical aggiungendo il menu di Linux Mint.


Non vorremmo scatenare guerre di religione ma a quanto pare Linux Mint sta ottenendo un ottimo successo, riuscendo addirittura a sottrarre un bel po’ di utenti alla distribuzione da cui deriva: Ubuntu. L’ultimo rilascio, poi, ha aggiunto numerose novità riuscendo a trasformare Mint in una distribuzione ancor più appetibile per chi cerca stabilità e una oculata dotazione software. Gli utenti delle varie distribuzioni GNU/Linux forse apprezzeranno una cosa in particolare di Mint, il suo menu. Da qualche giorno i ragazzi di Webupd8 hanno deciso di pacchettizzare tutto l’occorrente per far funzionare il MintMenu anche su Ubuntu. Se anche voi volete dare una rinfrescata al look della vostra distribuzione non dovete far altro che aprire il Terminale e lanciare i seguenti comandi:

sudo add-apt-repository ppa:webupd8team/mintmenu && sudo apt-get update
sudo apt-get install mintmenu

Una volta installato tutto l’occorrente, non vi resta che fare un click destro sul pannello di Gnome, selezionare Aggiungi al pannello, ricercare e aggiungere MintMenu. La versione pacchettizzata è quella relativa al menu utilizzato nell’ultima release Mint 9 Isadora.

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  • andy

    certo, se come dati del successo di una distro continuate a usare distrowatch invece di statistiche di portaloni come wikipedia succede di ritenere mint una distro di successo.
    io stesso, ubuntu user da 2 anni ho appena scaricato, provato e cestinato linux mint scaricandola dal link di distrowatch, quindi secondo quelle stats io uso linux mint

    qui trovi la reale diffusione di mint
    http://stats.wikimedia.org/wikimedia/squids/SquidReportOperatingSystems.htm

    come puoi vedere nel riquadro dei sistemi linux, ubuntu ha lo 0,71%, centos ha lo 0,01%, linux mint non è nemmeno presente quindi è usata da < dello 0,01 % degli utenti, e non ci vuole molto a capire perchè:
    - colori verde-disgusto
    - mint menĂą per i nostalgici della grafica anni 80

    non bastano un paio di buoni tool in piĂą rispetto a ubuntu x fare la differenza

    • Simone

      Nessuno mette in dubbio che la classifica di distrowatch sia puramente indicativa, ma usare gli accessi a wikipedia per avere la “reale”(?????????) diffusione delle distro è pura follia

      • andy

        pura follia un par de b###e, sono follia le stats di distrowatch e dei portali tematici/siti piccoli

        per conoscere la reale diffusione di un OS dovresti conoscere le stats di portali usate universalmente da tutti indistintamente, primi fra tutti Google e Yahoo, in mancanza di questi 2 Wikipedia è un ottimo sostituto

        • Simone

          Leggere le statistiche da distrowatch o dagli accessi a wikipedia sono due sistemi identici, cioè entrambi APPROSSIMATIVI e puramente INDICATIVI
          Non capisco perché le statistiche di wikipedia debbano avere più valore di quelle di distrowatch. E come li calcoli tu, tutti gli utenti, per esempio di Mint, che su wikipedia non ci vanno mai, con la sfera di cristallo? :)

    • http://dariocavedon.blogspot.com iced

      Parlare della diffusione di una distro o l’altra nei minimi termini percentuali di Linux non è che abbia molto senso.

      La notizia positiva invece è che Linux è così poco diffuso che ha margini di crescita enormi! :-)

    • mitics

      De gustibus non disputandum est…
      Io ad esempio non sopporto Ubuntu (workstation) ed adoro Mint proprio grazie al suo menĂą ed al campo di ricerca delle applicazioni o pacchetti, secondo me utilissimo per un sistemista.
      I colori invece sono abbastanza soggettivi e non sono sufficienti per marchiare una distribuzione…

  • http://www.simoneberto.it sim64one

    Io ho iniziato nel 2000 con RedHat ad usare Linux, in questi 10 anni le ho provate un pò tutte le distro che sono uscite.
    Quando sento tessere lodi altisonanti su ubuntu mi sembra quasi di sentire i proclami tipici di MS.
    Certo ubuntu ha dato e da ancora uno spunto notevole alla diffusione di linux nei desktop, ma oltre a non essere perfetta, sotto sotto sento un pò di puzza di bruciato da parte di Canonical (non mi è andata giù la rimozione di Gimp, in particolare)
    Quindi ben vengano le varianti tipo mint e tutte le altre (e sono tante).
    Infine, dobbiamo ricordare tutti, che ubuntu esiste grazie al grande lavoro di sviluppo fatto da DEBIAN su cui è basata.

    In tutti i sistemi linux la personalizzazione di temi e colori è talmente semplice quanto infinita che se a qualcuno proprio non piace il verde con un paio di click si può ottenere il tema preferito.
    … per fortuna c’è linux … e posso sciegliere :)

    • andy

      quoto tutto quello che dici

      il fatto è che ubuntu è stata criticata x 5 anni proprio x i colori e per il tema di default, adesso che ho provato il verde “schifo” di mint non potevo non ripagare con la stessa moneta

      in quanto a debian hai ragione, ma devi anche riconoscere che grazie ad ubuntu la diffusione di debian è aumentata sui desktop e sempre grazie a ubuntu il formato DEB/APT si è diffuso moltissimo, + del RPM

  • http://happyrain.org/ Emily

    pura follia un par de b###e, sono follia le stats di distrowatch e dei portali tematici/siti piccoli

    per conoscere la reale diffusione di un OS dovresti conoscere le stats di portali usate universalmente da tutti indistintamente, primi fra tutti Google e Yahoo, in mancanza di questi 2 Wikipedia è un ottimo sostituto

    • Simone

      uh? errore di quoting? :)

  • bobopiu

    Il menù di Mint non ha uguali,è compatto ben fatto e si trova tutto e da quando Ubuntu ha quel cesso di Unity,che manco si capisce la pagine che si hanno aperte,molta gente sta svariando per le 20000 distribuzioni Unix.
    Forse ce ne sono un pò troppe e non tutte perfette ed è un attimo spappolare tutto erroneamente.
    Sarebbe perfetto se ci fossero i punti di ripristino o una cosa simile ma capisco che sarebbe un altro mondo,piĂą da principiante diciamo.
    Grazie per l’articolo.